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Channel: Calcio – ItalNews

Bundesliga: analisi della 26esima giornata

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Il calcio è ripartito alla grande seppur senza tifosi e con le dovute precauzioni. Si è ritornati a respirare una partita ufficiale dopo il lockdown sui campi della BUNDESLIGA. Il primo gol alla ripresa di questo “nuovo” campionato è stato di Erling Braut Haaland, chi se non lui. Il super talento norvegese ha siglato il suo decimo gol in 9 partite da quando è in Germania trascinando il suo Borussia Dortmund  alla vittoria nel derby della Ruhr. I gialloneri passeggiano, vincendo 4-0 contro uno Shalke-04 che è apparso in grande crisi come aveva già manifestato prima dello stop. Il vero mattatore del match è stato però Raphael Guerreiro il quale ha realizzato una doppietta. Il Dortmund, quindi, rimane in scia mantenendo il trend positivo che aveva prima della chiusura. Il Lipsia, invece, sbatte contro il Friburgo e non riesce ad andare oltre l’1-1 perdendo la posizione nei confronti del Borussia Monchengladbach. Dopo un primo tempo opaco per i ragazzi di Nagelsmann concluso in svantaggio, nel secondo tempo è tutta un’altra storia. Già dai primi minuti del secondo tempo  si nota un atteggiamento tattico completamente diverso dei padroni di casa che alzano il baricentro non facendo più ripartire gli avversari. Nonostante il 61% di possesso palla e una quantità enorme di occasioni da gol sprecate il Lipsia porta a casa un pareggio amaro che potrà costare caro in futuro. Il Borussia Moenchengladbach, come detto in precedenza scavalca il Lipsia e si porta in terza posizione dopo una prova convincente in casa del Francoforte, vincendo per 3-1. Il Bayer Leverkusen, trascinato dal suo giovane e forte capitano Kai Havertz, vince in casa del Werder Brema per 4-1, portandosi a -4 dal Lipsia quarto. Se nel primo tempo il match è più equilibrato con gli ospiti che vanno in vantaggio con la doppietta di Havertz intervallati dal gol di Gebre-Selassie, nel secondo è un vero e proprio monologo del Leverkusen che con i gol di Weiser e Demirbay hanno chiuso la pratica Werder Brema. La capolista, ovvero la certezza di questo campionato, il Bayern Monaco vince una partita non facile in casa dell’Union Berlino per 2-0. I Bavaresi con il rigore procurato da Goretzka,  messo a segno da Robert Lewandoskwi e dalla zuccata del difensore francese Pavard, mantengono la prima posizione a ­­­­­­­­­­­­­+4 dal Borussia Dortmund secondo e a +6 dal Gladbach, confermando di essere la squadra più forte ed attrezzata in Germania e una delle più forti in Europa.

I risultati della 26° giornata

BORUSSIA DORTMUND-SHALKE 04  4-0   29’Haaland, 45’ e 63’ Guerreiro, 48’Hazard

LIPSIA-FRIBURGO 1-1  34’ Gulde(F), 77’Poulsen(L)

HOFFENHEIM-HERTA BERLINO 0-3  58’Akpoguma, 60’Ibisevic, 74’Cunha

DESSELDORF-PADERBORN 0-0

AUGUSTA-WOLFSBURG 1-2  43’Steffen(W), 54’Jedvaj(A), 91’Ginczek(W)

EINTRACHTF.-BORUSSIAM.1-3 1’Plea(B),7’Thuram(B), 73’rig.Bensebaini(B), 81’Silva(E)

COLONIA-MAINZ 2-2  6’rig.Uth(C), 53’Kainz(C), 61’Awoniwi(M);72’Kunde Malong(M)

UNION-BERLIN – BAYERN MONACO 0-2  40’rig.Lewandoskwi, 80’Pavard

WERDER-BREMA – BAYER LEVERKUSEN 1-4 28’ e 33’ Havertz (L), 30’Gebre Selassie(W), 61’Weiser(L), 78’Demirbay(L)

By Pier Luigi Di Rauso

 


Bundesliga: analisi della 27esima giornata

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La “seconda” giornata di Bundesliga dopo la chiusura dei campionati è stata sulla falsariga della prima, con le prime della classe che volano, mentre già si denota una grande lotta per i posti che garantirebbero l’accesso alla Champions League 2020/21. Il vero big match di questa giornata è stato al Borussia Park tra il Borussia Monchengladbach e il Bayer Leverkusen. Ancora una volta come del resto in quasi tutte le partite del Leverkusen l’uomo copertina è il talentuosissimo Kai Havertz autore di un’altra doppietta. Per il giovane tedesco è il nono gol nelle ultime 10 partite, condito anche da 6 assist. Il primo tempo è un vero e proprio monologo del Leverkusen che al 7’ passa in vantaggio proprio con Havertz. Alla fine del primo tempo Demirbay sciupa una grande occasione per il 2-0 facendosi respingere il tiro a porta vuota da un difensore avversario. Il secondo tempo si apre con il pareggio di Thuram, alla prima vera occasione del Gladbach il francese non sbaglia. IL momento topico del match arriva al 57’ quando Bellarabi si invola sulla fascia e calcia al lato; dopo aver calciato viene travolto da un difensore e l’arbitro nonostante il controllo al VAR fischia un rigore alquanto dubbio. Havertz mette la palla alle spalle di Sommer per il 2-1. La partita viene messa in cassaforte con il colpo di testa di Bender all’81’ che sancisce il 3-1 finale e 3 punti importantissimi per il Leverkusen nella lotta Champions portandosi in quarta posizione. Il Dortmund passa per il 2-0 in casa del Wolfsburg pur non brillando con un gol per tempo. Il primo lo mette a segno ancora una volta Guerreiro che sta attraversando un momento magico, mentre il secondo lo realizza Hakimi dopo un contropiede perfetto orchestrato dal rientrante Jadon Sancho. IL Borussia resta cosi a 4 punti dal Bayern Monaco in vista del Der Klassiker che si disputerà nell’infrasettimanale. Il Lipsia di Werner e compagni fa ciò che vuole sul campo del Mainz vincendo per 5-0. Un vero e proprio monologo dei ragazzi di Nagelsmann, che già dai primi minuti hanno imposto il loro gioco propositivo. L’attaccante tedesco Werner ne mette a segno 3 portando a 24 i suoi gol in Bundesliga, superando il suo record personale… e mancano ancora 11 giornate! Sabitzer e Poulsen hanno completato la festa riportando il Lipsia al terzo posto. Il Bayern Monaco di Flick sembra aver trovato la quadratura, vincendo per 5-2 in casa contro il Francoforte. Apre le danze Goretza al 17’ e chiude l’autogol di Hinteregger autore anche di una clamorosa doppietta, in mezzo le reti di Muller, del solito Lewandowski e di Davies. Il Bayern, quindi, sembra essere pronto per la super sfida con il Borussia Dortmund che potrebbe decidere il futuro della Bundesliga.

I risultati della 27° giornata

HERTA BERLINO-UNION BERLINO  4-0 51’ Ibisevic, 52’ Lukebakio, 61’ Cunha, 77’ Boyata

BORUSSIA MONCHENGLADBACH-BAYER LEVERKUSEN 1-3 7’ e 58’ rig. Havertz (L), 52’ Thuram (M), 81’ Bender (L)

WOLFSBURG-BORUSSIA DORTMUND 0-2 32’ Guerreiro, 78’ Hakimi

PADERBORN-HOFFENHEIM 1-1  4’ Skov (H), 9’Srbeny (P)

FRIBURGO-WERDER BREMA 0-1 19’ Bittencourt

BAYERN MONACO-FRANCOFORTE  5-2 17’ Goretka (B), 41’ Muller (B), 46’ Lewandowski (B), 52’ e 55’ Hinteregger (F), 61’Davies (B), aut. Hinteregger

SHALKE 04-AUGUSTA 0-3 6’Lowen,76’Sarenren-Bazee,91’Cordova

MAINZ-LIPSIA   0-5 11’,48’, 75’ Werner, 23’ Poulsen, 36’ Sabitzer

COLONIA-DUSSELDORF 2-2 41’ Karaman (D), 61’Thommy (D), 88’Modeste (C), 91’Cordoba (C)

 

By Pier Luigi Di Rauso

SEMIFINALE DI COPPA ITALIA JUVENTUS – MILAN 0 – 0

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Anche in Italia si ritorna sul rettangolo verde di gioco! La prima partita che ha inaugurato questo nuovo ritorno al calcio in Italia è stata la prima semifinale di ritorno di Coppia Italia tra Juventus e Milan all’Allianz Stadium. L’atmosfera era veramente surreale, lo stadio completamente vuoto, le panchine con i giocatori con le mascherine. Durante il minuto di raccoglimento ci sono stati tantissimi secondi pieni di grandi emozioni, che hanno ricordato tutte le persone che non ce l’hanno fatta a sconfiggere il COVID-19. Lo spettacolo deve andare avanti ma è molto dura!!! La Juventus, nelle prima battute, sembra essere più reattiva e pimpante, infatti già al secondo minuto di gioco trova la sua prima grande occasione da gol con Douglas Costa che calcia fuori di poco alla sinistra di Donnarumma. I due momenti più importanti del match arrivano al 15’ e al 17’. Al 15’ sugli sviluppi di un corner Conti tocca la palla con il braccio e dopo un consulto al VAR Orsato conferma che è rigore; dal dischetto Cristiano Ronaldo impatta sul palo dopo una leggerissima deviazione di Donnarumma. Nella stessa azione dopo un rilancio della difesa del Milan, Rebic, su una palla vagante effettua un’entrata killer, sconsiderata ed inutile su Danilo prendendosi giustamente il cartellino rosso. L’attaccante croato condiziona non poco l’andamento del match per i rossoneri, lasciandoli in 10. La Juventus, già padrona del gioco, continua a premere sulla fascia destra e infatti al 30’ su un bel cross di Danilo, arriva come sempre l’inserimento della mezz’ala opposta Matuidi che colpisce al volo ma non riesce ad angolare il tiro. Il secondo tempo si apre con una bella chance per il Milan con il turco Chalanoglu che su cross di Bonaventura, di testa non riesce a trovare l’angolo giusto. La squadra ospite sembra tenere molto meglio il campo rispetto alla prima frazione di gioco senza però trovare il lampo e il guizzo giusto per il gol. La partita si conclude sullo 0-0 che premia la Juventus in virtù dell’1-1 di San Siro. Una partita che ha evidenziato poca forma fisica e nessuna giocata degna di nota da parte di tutte e due le squadre. La Juventus, quindi, vola in finale a Roma dove il 17 giugno incontrerà la vincente tra Napoli e Inter.

FORMAZIONI

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Danilo(86’ Cuadrado); Bonucci; De Ligt; Alex Sandro; Pjanic (62’ Khedira); Bentancur; Matuidi (62’ Rabiot); Dybala; Ronaldo; Douglas Costa (62’ Bernardeschi)   ALLENATORE: SARRI

Milan (4-1-4-1): Donnarumma; Conti (88’ Saelemaekers); Kjear; Romagnoli; Calabria (88’ Laxalt); Bennacer; Kessie (82’Krunic); Paqueta (82’ Colombo); Bonaventura (52’ Leao); Chalanoglu; Rebic  ALLENATORE: PIOLI

By Pier Luigi Di Rauso

La Liga: analisi della 28esima giornata

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È ritornata finalmente la Liga!!!

Il campionato dal gioco più tecnico è ripartito con le stesse caratteristiche d’eccellenza precedenti alla ripresa: le prime due continuano a mostrare una schiacciante superiorità rispetto a tutte le altre. La peculiarità della ripresa del campionato spagnolo consiste nel registrare gli applausi dei tifosi di tutte le squadre che al 20’ di ogni partita vengono riprodotti allo stadio per sostenere i giocatori, allenatori e tutti coloro che hanno lavorato per fronteggiare il COVID-19. La partita clou di questa giornata si è disputata a San Mamès tra l’Athletic Bilbao e l’Atletico Madrid. La prima grande occasione del match si è presentata sui piedi di Carrasco che servito perfettamente da Llorente, ha calciato a lato strozzando la conclusione. Al 24’ il Bilbao si rende pericoloso con un colpo di testa di Williams che non riesce ad imprimere forza e precisione alla palla. Pochi minuti più tardi il portiere sloveno Oblak è autore di una straordinaria parata sulla spizzata del difensore centrale Yeray. Al 37’ arriva il vantaggio meritato per i padroni di casa che con un’azione corale da destra verso sinistra trovano il gol con un guizzo di Muniain sul cross preciso di Berchiche. Il vantaggio, però, dura solo pochi secondi perché al 39’ l’Atletico Madrid trova il pareggio con Diego Costa. Dopo il rinvio affrettato della difesa del Bilbao, Saul recupera il pallone, lo consegna a Koke il quale fornisce l’assist al bomber spagnolo che riesce a tornare al gol da titolare. Nel secondo tempo l’Atletico Madrid cerca il gol che porterebbe 3 punti importantissimi per la classifica, ma non lo trova per una grande parata di Unai Simon su Arias. I ragazzi del cholo Simeone trovano, quindi, l’ottavo pareggio esterno rimanendo molto lontani dalla vetta della classifica. Il Barcellona, vince a Mallorca, una partita non facile al cospetto di un risultato molto largo. I blaugrana passano in vantaggio dopo 65 secondi con Vidal senza neanche far toccare il pallone al Mallorca dal fischio d’inizio. Al 37’ Messi con un colpo di testa fornisce il primo dei due assist della partita per Braithwaite. Nella seconda frazione di gioco il Barcellona controlla e affonda a 10 minuti dal termine con Jordi Alba ed infine al 93’ la chiude Messi mettendo a segno il 20esimo gol in Liga. Il Barcellona mantiene le distanze sul Real Madrid che in casa ha battuto l’Eibar per 3-1 ipotecando l’incontro nei primi 45 minuti di gioco con le reti di Kross, Ramos e Marcelo; inutile la rete di Bigas nel secondo tempo. La Liga come da aspettativa sembra essere il campionato più incerto ed avvincente d’Europa.

I risultati della 28° giornata

SIVIGLIA-BETIS 2-0 56’ rig. Ocampos,62’Fernando

GRANADA-GETAFE 2-1 20’Timor(Ge),70’Dakonam(Gr),79’Fernandez(Gr)

VALENCIA-LEVANTE 1-1 89’Rodrigo(V),98’rig.Melero(L)

ESPANYOL-ALAVES 2-0 45­­­­­+3’Bernardo,47’Wu Lei

CELTA VIGO-VILLAREAL 0-1 91’Trigueros

LEGANES-VALLADOLID 1-2 2’Unal(V),54’Alvarez(V),84’rig.Oscar (L)

MALLORCA-BARCELLONA 0-4 2’Vidal,37’Braithwaite,79’Alba,93’Messi

ATHLETIC BILBAO-ATLETICO MADRID 1-1 37’Muniain (B), 39’Costa(M)

REAL MADRID-EIBAR 3-1 4’Kross(R),30’Ramos(R),37’Marcelo(R),60’Bigas(E)

REAL SOCIEDAD-OSASUNA 1-1 29’rig.Adrian(O),61’Oyarzabal(R)

33° GIORNATA DI LIGA

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La 33esima giornata potrebbe sancire la fine di questa lotta avvincente tra Barcellona e Real Madrid. Il Barcellona affronta l’Atletico Madrid battagliero di Simeone, sfida cruciale per i destini dei padroni di casa. Al 6’ la prima occasione è per l’Atletico che su calcio di punizione da posizione defilata non riesce a trovare il tocco giusto con Diego Costa. Pochi minuti più tardi Rakitic recupera un buon pallone sulla trequarti offensiva e calcia verso la porta, ma Oblak non si lascia sorprendere. I blaugrana passano in vantaggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo: Messi crossa sul primo palo e per sua fortuna la palla passa nelle gambe di Diego Costa che deviandola impedisce ad Oblak di intervenire. Il vantaggio dura solo pochi minuti, perché, al 16’ Carrasco va via sulla fascia superando Piquè entra in area di rigore e si fa tamponare da Vidal ed è quindi calcio di rigore per l’Atletico Madrid. L’arbitro, però, avvisato dal VAR giustamente fa ribattere il rigore perché il portiere tedesco al momento della battuta aveva tutti e due i piedi oltre la riga di porta. La seconda opportunità non la sbaglia Saul che pareggia incrociando e spiazzando Ter Stegen. Il Barcellona reagisce subito, infatti, Messi ricevuto il pallone da Vidal calcia a giro sul secondo palo scheggiandolo. L’ultima occasione del primo tempo arriva al 42’ sempre con Messi, che su punizione, prende la barriera facendo cambiare la traiettoria del pallone ma Oblak con un balzo riesce a deviare in calcio d’angolo. All’inizio del secondo tempo Semedo si conquista un calcio di rigore per un contatto molto lieve sul piede destro da parte del difensore Felipe. Messi dal dischetto non sbaglia e sigla il suo 700esimo gol tra Barcellone e Argentina, portando i suoi in vantaggio. Al 61’ altro rigore per l’Atletico e terzo della partita. Sempre Carrasco a procurarselo, su un tocco anche in questo caso molto leggero da parte di Semedo che lo sbilancia durante la corsa facendolo cadere. Dagli undici metri va ancora lo spagnolo Saul che incrocia di nuovo e fa 2 a 2 segnando la sua prima doppietta in carriera. Questa volta Ter Stegen aveva intuito e parato ma non è riuscito a bloccarla e quindi partita che ritorna in pareggio. Al 70’ Vidal ci prova da fuori area ma non riesce a centrare la porta. Il Barcellona, quindi, perde 2 punti fondamentali che possono consegnare la liga al Real Madrid. I Blancos vincono una partita difficile e molto fisica con il Getafe, squadra con più cartellini in Europa. Il Real riesce a spuntarla di misura grazie al rigore procurato da Carvajal e realizzato da Sergio Ramos. Il centrale spagnolo arriva cosi a 9 gol in liga e diventa il miglior difensore d’Europa in quanto a gol realizzati insieme a Gosens dell’Atalanta. Il Siviglia tiene il passo dell’Atletico Madrid vincendo 3 a 0 in casa del Leganes consolidando il quarto posto e mantenendo 3 punti dal Villareal quarto. Il Maiorca stravince il match salvezza con il Celta Vigo per 5 a 1, ma ancora la strada è molto lunga perché devono recuperare ancora 5 punti proprio sul Celta Vigo per evitare la retrocessione. La liga sembra aver trovato una strada che porta sempre più verso Madrid.

I risultati della 33° giornata

MAIORCA-CELTA VIGO 5-1      13’ rig. e 52’ Budimir (M), 27’  Cunho (M), 40’ Pozo (M), 50’ rig. Aspas (C), 60’Sevilla (M)

LEGANES-SIVIGLIA              0-3                    23’ e 35’ Torres, 82’ El Haddadi

BARCELLONA-ATL.MADRID   2-2                11’ aut. Diego Costa, 19’ rig. e 62 rig. Saul (A), 50’ rig. Messi (B)

ALAVES-GRANADA           0-2                       25’ Antonin, 49’ Soldado

VALENCIA-ATH.BILBAO      0-2                    13’ e 47’ Garcia

VALLADOLID-LEVANTE        0-0

BETIS-VILLAREAL                 0-2                   7’ rig. e 30’ Moreno

EIBAR-OSASUNA         0-2            6’ e 74’ Garcia

REAL SOCIEDAD-ESPANYOL       2-1         10’ Lopez (E), 56’ Willian Jose (R), 84’ Isak (R)

REAL MADRID-GETAFE     1-0           79’ rig. Ramos

 

By Pier Luigi Di Rauso

Il Real Madrid è campione di Spagna, la Liga 19/20 è sua

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La meravigliosa squadra guidata da Zidane vince per 2-1 contro il Villareal, aggiudicandosi il 34esimo titolo della Primera Division della sua storia. I Blancos passano in vantaggio con il solito Benzema, dopo il recupero di Modric nella trequarti offensiva. Nel secondo tempo la squadra di casa gestisce il match e al 76’ si conquista un calcio di rigore. Dagli undici metri si presenta Sergio Ramos, che per far vincere la classifica marcatori a Benzema serve il pallone al francese che a porta vuota la mette dentro. Al momento del tocco di Ramos, Benzema aveva già varcato la linea dell’area di rigore, cosi l’arbitro Hernandez  fa ribattere il rigore al Real. Questa volta va direttamente Benzema che non sbaglia e porta il risultato al sicuro sul 2-0. Pochi minuti più tardi il Villareal rientra in partita con il gran colpo di testa dello specialista Iborra. Il Real al 93’ si salva sul tocco ravvicinato di Bruno, vincendo una liga meritata in lungo e in largo. La difesa è stata senza dubbio rocciosa e ben organizzata dal “gran capitan” tutto fare Sergio Ramos. Il difensore spagnolo è stato il simbolo di questa stagione segnando 11 gol di cui 5 dalla ripresa del campionato portando a casa punti pesantissimi. A testimonianza dell’ottima stagione della difesa del Real ci sono i numeri che parlano: solo 25 gol subiti, che la portano ad essere la migliore in Spagna!!! I meriti vanno allargati anche a Courtois che con i suoi 12 clean sheets ha contribuito enormemente alla conquista del titolo. A centrocampo Casemiro è colui che Zidane non ha mai levato poiché è stato indispensabile davanti la difesa nel recuperare i palloni e gestirli successivamente, ma anche in zona gol con i sigilli importantissimi in casa con il Siviglia e il gol in casa dell’Espanyol che sono valsi 6 punti di importanza capitale. Rimanendo sempre nella zona centrale del campo Modric, nonostante un inizio non proprio favorevole, è riuscito a far girare  il Real Madrid in maniera perfetta sia con i suoi assist spettacolari sia con numeri di alta classe. Il peso dell’attacco è stato sorretto da Karim Benzema sempre più leader di questa squadra. Benzema, conclude secondo nella classifica marcatori dietro solo all’alieno Messi, una stagione eccezionale con gol bellissimi e giocate illuminanti dimostrando ancora una volta di essere il 9 più tecnico d’Europa e uno dei bomber più prolifici dell’ultimo decennio. Un’altra splendida notizia per il Madrid di quest’anno è stato il recupero di Asensio che ha beneficiato dello stop per ritornare in campo a suon di gol e ottime prestazioni. Le uniche due note non proprio positive di questo straordinario anno sono state Hazard e Bale. Il belga arrivato a Madrid in pessime condizioni fisiche ha faticato ad imporsi a massimi livelli giocando un calcio lontano anni luce dalle prestazioni esibite a Londra. Il gallese sempre più fuori dalle gerarchie di Zidane ha manifestato più volte il suo malcontento … chissà se sarà questo il suo ultimo anno con la “camiseta blanca”!!! L’architetto di questa squadra è proprio Zidane che arriva a 11 trofei da allenatore del Real Madrid ed entra sempre di più nella storia di questo club. Il tecnico francese è stato capace di amalgamare la squadra facendoli sentire tutti importanti del progetto. Inoltre ha consentito l’esplosione di Valverde, Mendy e Vinicius Jr giovani talenti che si sono dimostrati affidabili e determinanti in ogni partita. Il Real Madrid si conferma una squadra vincente con una rosa ampia e qualitativa allenata da un grande allenatore come Zidane. Dopo la vittoria del campionato il prossimo obiettivo del Real sarà ribaltare all’Ethiad di Manchester l’1-2 dell’andata. Zidane e i suoi ragazzi proveranno a vincere ancora la Champions League.

CLASSIFICA FINALE PRIMI 10 LIGA

  1. Real Madrid 87
  2. Barcellona 82
  3. Madrid 70
  4. Siviglia 70
  5. Villareal 60
  6. Real Sociedad 56
  7. Granada 56
  8. Getafe 54
  9. Valencia 53
  10. Osasuna 52

By Pier Luigi Di Rauso

Europa League – Finale: Inter – Siviglia 2 a 3

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Nell’impianto “Rhein energie stadion” di Colonia si è disputata una spettacolare finale di Europa League tra l’Inter di Antonio Conte e il Siviglia di Lopetegui. L’Inter torna a giocare una finale europea dopo 10 anni dallo storico Triplete, mentre il Siviglia ritorna in finale per la sesta volta in quindici anni, dimostrando di essere una società ambiziosa e molto forte. L’Inter di Conte arriva in finale con i favori del pronostico dopo aver battuto in sequenza Getafe, Bayer Leverkusen e lo Shakhtar Donetsk con un netto 5-0. Il Siviglia, invece, dopo aver battuto in scioltezza la Roma, ha dovuto battagliare e non poco contro i Wolves e soprattutto contro il Manchester United in semifinale. Antonio Conte per questa finale ha deciso di puntare sul suo 11 ideale con la coppia devastante Lukaku e Lautaro Martinez in attacco, capaci di segnare 54 gol in due. L’Inter comincia molto bene pressando molto alto e procurandosi un calcio di rigore con Lukaku, che involandosi verso la porta avversaria viene atterrato platealmente da Diego Carlos. Il belga dal dischetto non sbaglia e sigla il suo 34esimo gol in stagione eguagliando Ronaldo il fenomeno. Il vantaggio dura pochi minuti, perché su cross di Jesus Navas, incorna Luuk De Jong depositando il pallone alla sinistra di Handanovic. Al 33’ sugli sviluppi di un calcio di punizione il Siviglia completa la rimonta ancora con De Jong che con un altro gran colpo di testa realizza una doppietta fondamentale. L’Inter subisce un colpo durissimo con il 2-1 di De Jong ma riesce a reagire con l’uruguagio Godin che stacca più in alto di tutti su uno splendido cross di Brozovic. Alla fine del primo tempo l’Inter si salva con Handanovic. Lo sloveno compie un vero e proprio miracolo sull’argentino Ocampos. Al 52’ i nerazzurri sciupano una grandissima occasione con Gagliardini. L’italiano si ritrova con il pallone sui piedi al limite dell’area  e una bella porzione di porta sguarnita, ma sfortunatamente per i tifosi interisti la palla centra il difensore del Siviglia. Due minuti più tardi Reguilon entra in area di rigore dopo aver dribblato il suo diretto avversario e calcia molto forte ma sull’esterno della rete. Al 65’ la squadra nerazzurra sfrutta una linea di difesa ingiustificatamente molto alta e lancia Lukaku a tu per tu con il portiere avversario. Il belga si fa ipnotizzare da Bono sciupando un’occasione che si rivelerà decisiva ai fini del risultato finale. Al 74’ arriva il momento decisivo del match. Banega batte un calcio di punizione molto preciso dalla destra che va nella zona di Diego Carlos che prontamente decide di fare la rovesciata; la palla prosegue nella traiettoria di Lukaku, il quale nel tentativo di mandare la palla in calcio d’angolo la devia nella sua porta. In questa occasione il belga è stato molto sfortunato!!!

All’82’ l’Inter cerca ancora una volta di reagire al vantaggio spagnolo con il cileno Sanchez, che raccoglie un pallone vagante nell’area di rigore e lo indirizza verso la porta senza dargli la forza necessaria, infatti il difensore francese Kounde riesce a mandare il pallone in corner. Nei minuti finali l’Inter non trova il modo di creare un’occasione degna di nota per pareggiare l’incontro e andare ai tempi supplementari. La partita finisce con il Siviglia che vince la sua sesta Europa League in quindici anni dimostrando ancora una volta di essere la regina indiscussa di questa competizione. L’Inter conclude un’altra stagione senza trofei, ma consolida ciò che di buono è stato fatto negli ultimi anni sia a livello societario che in campo. L’obiettivo per la prossima stagione sarà vincere lo scudetto. Chissà se Conte rimarrà sulla panchina dei nerazzurri la prossima stagione…

FORMAZIONI

INTER: HANDANOVIC; DE VRIJ; GODIN(89’ CANDREVA); BASTONI; YOUNG;GAGLIARDINI (78’ ERIKSEN); BROZOVIC; BARELLA; D’AMBROSIO (78’MOSES); MARTINEZ (78’ SANCHEZ); LUKAKU

SIVIGLIA: BONO; NAVAS; KOUNDE; DIEGO CARLOS (86’GUDELJ); REGUILON; JORDAN; BANEGA; FERNANDO; OCAMPOS (71’EL HADDADI); SUSO (78’VAZQUEZ); DE JONG (85’EN NESYRI)

 

By Pier Luigi Di Rauso

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Nations League: Olanda – Italia 0 – 1

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Alla Johan Cruijff Arena di Amsterdam, l’Italia scende in campo per disputare la seconda partita di Nations League dopo il brutto pareggio contro la Bosnia. Mancini rispetto alla partita dell’Artemio Franchi decide di cambiare 7 giocatori schierando dal primo minuto il capitano Giorgio Chiellini a un anno dalla sua ultima partita con la Nazionale. A completare il pacchetto difensivo ci sono Spinazzola, Bonucci, e D’Ambrosio. A centrocampo l’esordiente Locatelli, il rientrante Jorginho con Barella sul centro-destra. In attacco, oltre al napoletano Insigne, Mancini si affida a Immobile e Zaniolo. L’Italia parte subito molto bene e al 12’ sul recupero di Jorginho, Barella calcia da fuori area ma il suo tiro viene deviato in calcio d’angolo. Al 16’ Spinazzola lascia sul posto Veltman e crossa molto bene per Zaniolo che con una semi-rovesciata da buona posizione calcia lato. Pochi minuti più tardi l’Italia si rende pericolosa sulla fascia sinistra con Insigne che con un lancio millimetrico trova il taglio di Immobile il quale calcia a giro sul secondo palo non centrando la porta di pochissimo. Al 31’ arriva il primo tiro in porta dell’Olanda con Wijnaldum che dopo aver dribblato Jorginho calcia troppo centrale e non impensierisce minimamente un attento Donnarumma. Al 40’ Zaniolo si fa male da solo a centrocampo. Il centrocampista della Roma sfortunatamente fa una torsione innaturale del ginocchio sinistro rompendosi per la seconda volta il crociato anteriore. Al suo posto entra l’ex Juve Moise Kean. Al primo minuto di recupero l’Italia passa in vantaggio con un’azione spettacolare. Jorginho passa il pallone a Spinazzola che di piatto serve Insigne; l’esterno del Napoli cede il pallone a Immobile che insolitamente trovandosi sulla fascia sinistra crossa molto bene al centro per l’inserimento di Barella che con uno stacco preciso anticipa Akè e manda il pallone alle spalle di Cillessen. Nel secondo tempo non sembra cambiare molto con l’Italia che attacca e l’Olanda che prova a rimanere aggrappata alla partita. Al 52’ su un bel passaggio di tacco di Barella, Insigne calcia di prima intenzione sul secondo palo, ma questa volta Cillessen respinge in calcio d’angolo. Al 54’ prima grande occasione per l’Olanda con Van De Beek che servito perfettamente da Wijnaldum, calcia forte da posizione ravvicinata ma trova l’ottima parata di Donnarumma. Al 66’ Immobile serve in area Kean che di sinistro strozza la conclusione e calcia fuori. Al 90’ grande occasione per il pareggio olandese con Depay, lasciato completamente solo dalla difesa azzurra. Per fortuna il tiro schiacciato a terra finisce fuori. Un minuto più tardi con la difesa dell’Olanda tutta in avanti Kean ha l’occasione per chiudere la partita ma calcia sull’esterno della rete a porta vuota. L’Italia negli ultimi minuti riesce a respingere tutti gli attacchi olandesi e a portarsi a casa 3 punti importantissimi che la portano prima in classifica nel girone. Mancini può essere molto contento perché ha visto un’Italia compatta grazie all’ottima prestazione del capitano Chiellini. Inoltre è stata molto propositiva, mostrando un bel gioco con azioni tutte di prima da destra verso sinistra e viceversa. Il migliore in campo è senza dubbio l’autore del gol Barella, che dopo l’ottima prestazione con la Bosnia la replica ad Amsterdam dimostrando già una straordinaria forma fisica abbinata ad una buona qualità tecnica. Un’altra nota molto positiva per l’Italia è l’esordio di Locatelli che non si è fatto condizionare dall’emozione e ha fatto vedere a tutti le sue ottime qualità di palleggio mostrando la sua personalità a Mancini. In attacco Immobile si è mosso molto cercando più palloni giocabili e lasciando spazi al centro per gli inserimenti dei centrocampisti come nell’occasione del gol. L’Italia si porta prima in classifica, che garantirebbe l’accesso alle semifinali di Nations League e la porterebbe nelle teste di serie in vista dei Mondiali del 2022.

FORMAZIONI

OLANDA: CILLESSEN;HATEBOER(70’DUMFRIES);VELTMAN;VAN DIJK;AKE(81’DE JONG);DE ROON;VAN DE BEEK(57’BERGWIJN);DE JONG;WIJNALDUM;DEPAY;PROMES

ITALIA: DONNARUMMA;D’AMBROSIO;BONUCCI;CHIELLINI;SPINAZZOLA;JORGINHO;BARELLA;LOCATELLI(81’CRISTANTE);INSIGNE(90’CHIESA);IMMOBILE;ZANIOLO(42’KEAN)

By Pier Luigi Di Rauso

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8 Giornata di LIGA 2020/2021

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Continua la straordinaria partenza della Real Sociedad che con una vittoria netta per 4-1 in casa del Celta Vigo mantiene la prima posizione a +1 sul Real Madrid. Per la Real Sociedad è la migliore partenza dall’anno 2002/2003 anno in cui ha fatto registrare il maggior numero di punti degli ultimi vent’anni. Al 24′ la Real Sociedad passa in vantaggio con un’azione spettacolare orchestrata sulla fascia sinistra e conclusa di testa da David Silva “El mago”. Il trequartista spagnolo, a un passo dalla Lazio in estate, colpisce di testa nonostante non sia la sua caratteristica migliore e insacca con la palla che bacia l’angolo destro prima di entrare. La risposta del Celta non attende ad arrivare con Nolito che serve un bell’assist a Beltran ma il suo tiro è debole e centrale, Al 34′ la squadra ospite si ripete con un’altra azione tutta di prima e molto veloce che porta il capitano Oyarzabal a concludere dopo aver beneficiato della sponda del palo. In quest’azione si può notare tutta la pazienza e le qualità tecniche che i giocatori della Real Sociedad possiedono. Il secondo tempo si apre con un errore grossolano di Murillo che si fa scippare la palla da Portu il quale davanti al portiere la passa a Willian Jose che non può sbagliare e porta il risultato sul 3 a 0. Al 77′ il Celta Vigo può tornare in partita con un calcio di rigore un po’ dubbio. L’attaccante della nazionale spagnola non sbaglia e sigla il suo 105esimo gol in Liga con la maglia del Celta diventanto il massimo goleador della storia del club. All’81 la Real Sociedad chiude il match con un’azione fotocopia del terzo gol. Portu scatta sulla fascia destra creando tanti metri di distanza dagli avversari, e passa il pallone a Willian Jose che non può sbagliare e firma la sua doppietta personale.
Il Real Madrid ospita l’Huesca a Valdebebas, una partita molto importante per dare continuità alla grande vittoria del Camp Nou e rimanere al secondo posto. Al 25′ primo tiro in porta per il Real Madrid con il colpo di testa di Sergio Ramos che non riesce a trovare l’angolo giusto. Al 40′ i galacticos passano in vantaggio con un siluro di Eden Hazard che torna al gol dopo 392 giorni. Questo è un gol di pregevole fattura! Al tramonto del primo tempo su un cross perfetto di Lucas Vasquez, Benzema aggancia di petto e scarica una bordata in fondo al sacco il gol del 2 a 0. Un gol che fa molto male all’Huesca perchè al rientro dall’intervallo concedono il terzo gol al Madrid. L’assistman in questo caso è proprio il francese che con molta delicatezza serve un pallone delizioso a Valverde che stoppa e calcia molto potente e preciso incrociando la conclusione. Al 74′ su una disattenzione grave del Real, gli ospiti riaprono la partita con Ferreiro. La partita resta nelle mani del Real Madrid che al 90′ entra in porta con la palla al termine di una bellissima azione, conclusa da due passi dal solito Benzema.
L’Atletico Madrid del “Cholo” Simeone continua il suo ottimo periodo di forma battendo fuori casa l’Osasuna per 3 a 1. Dopo un inizio complicato l’Atletico conquista un calcio di rigore che Joao Felix realizza. All’inizio del secondo tempo Joao Felix sbaglia il secondo calcio di rigore conquistato dall’Atletico calciando sul palo. Al 49′ Correa colpisce un altro palo su una conclusione molto ben indirizzata. Al 69′ Joao Felix si fa perdonare l’errore dal dischetto e firma comunque la sua doppietta dopo quella fatta con il Salisburgo in Champions. All’80’ l’Osasuna la riapre con la spizzata di Budimir che batte Oblak e porta il risultato sul 2 a 1. All’88’ l’Atletico chiude il match con il nuovo acquisto Torreira che dopo aver controllato il pallone in modo egregio calcia fortissimo sotto la traversa portando l’Atletico sul 3 a1. I “Colchoneros” salgono cosi al terzo posto a meno 3 punti dalla Real Sociedad capolista ma con due partite in meno restando di fatto ancora imbattuti in Liga. Il Barcellona sbatte sul muro eretto dall’Alaves e non va oltre l’1-1 continuando a mostrare tante lacune difensive e un gioco ancora molto lento e scontato. Messi e compagni sono protagonisti del peggior inzio di stagione degli ultimi anni e non sembrano convinti di poterne venire a capo. I Blaugrana passano in svantaggio su un clamoroso errore di Neto. Al 45′ Messi si rende pericoloso con un tiro rasoterra verso l’angolino di sinistra ma Pacheco riesce a respingere. Al 54′ Ansu Fati, il migliore per distacco dell’inizio di stagione del Barça, calcia di piatto al volo ma manda la palla fuori di poco. Al 62′ momento cruciale del match. Jota si fa ammonire per la seconda volta e va anticipatamente sotto la doccia. Un minuto più tardi il Barcellona sulle ali dell’entusiasmo per l’espulsione di Jota trova il pareggio con Griezmann su ottimo assist di Messi. Al 78′ altra grande occasione per Fati che si fa neutralizzare da buona posizione. All’88’ Pjanic lascia partire un destro potentissimo che crea un giro strano alla palla ma Pacheco con un gran riflesso respinge in angolo. Il Barça non riesce quindi a trovare il guizzo giusto per scardinare una difesa arcigna e compatta come quella dell’Alaves. I catalani rimangono cosi a soli 8 punti allontanandosi ancora di più dal Real Madrid secondo e dalla Real Sociedad capolista. Nel prossimo turno il Barça è chiamato a reagire assolutamente se non vuole rinunciare già a Novembre alla corsa per la LIga.
RISULTATI:
EIBAR 0-2 CADICE – 36′ NEGREDO, 39′ SALVI SANCHEZ;
REAL MADRID 4-1 HUESCA – 40 ‘HAZARD(R) – 45′ e 90′ BENZEMA(R), 54′ VALVERDE(R), 74’ FERREIRO(H);
ATHLETIC BILBAO 2-1 SIVIGLIA – 9′ EN-NESYRI (S), 76′ MUNIAIN (A), SANCET TIRAPU (A);
OSASUNA 1-3 ATLETICO MADRID – 43′ RIG. e 69′ FELIX(A), 80′ BUDIMIR (O), 88′ TORREIRA (A);
ALAVES 1-1 BARCELLONA – 31′ RIOJA (A), 6′ GRIEZMANN (B);
REAL BETIS 3-1 ELCHE – 7′ SANABRIA (R), 28′ e 56′ TELLO (R), 60′ JOSAN (E);
GRANDADA 1-1 LEVANTE – 8′ MACHIS(G), 34′ VEZO (L);
VALENCIA 2-2 GETAFE – 22 ‘MUSAH (V), 87′ HERNANDEZ (G), 94′ RODRIGUEZ (G), 100’ SOLER (V);
CELTA VIGO 1-4 REAL SOCIEDAD – 24′ SILVA(R), 34′ OYARZABAL(R), 54′ e 81’WILLIAN JOSE(R), 77′ RIG.ASPAS (C);
VILLAREAL – REAL VALLODILD – da Giocare

di Pier Luigi Di Rauso

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LE SQUADRE ITALIANE NELLA 3^ GIORNATA DI CHAMPIONS LEAGUE 2020/2021

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l’Inter di Antonio Conte è ospite del Real Madrid a Valdebebas per la terza gara dei gironi di Champions League. I nerazzurri dopo i 2 pareggi nelle prime due partite sono costretti a giocare per vincere per non rischiare di uscire ai gironi per il terzo anno consecutivo. L’Inter parte contratta con molti palloni persi a centrocampo da Vidal e Brozovic. Al 4′ il Real ha l’occasione di passare in vantaggio con Asensio ma Handanovic è reattivo e manda in calcio d’angolo. Dieci minuti più tardi arriva la reazione dell’Inter con Arturo Vidal che calcia molto forte dal limite dell’area ma il suo tiro termina all’esterno della rete con Courtois battuto. Al 25′ arriva il vantaggio dei padroni di casa. Con il Real Madrid in pressing alto Hakimi fa un retropassaggio sanguinoso sul quale si avventa il francese Benzema che con il primo controllo salta Handanovic e deposita il pallone in porta. Errore gravissimo del marocchino! La squadra di Conte accusa il colpo e infatti al 33′ sugli sviluppi di calcio d’angolo, il solito Sergio Ramos sfrutta il blocco di Casemiro su De Vrij e staccando più in alto di tutti sigla il suo 100esimo gol in tutte le competizioni con la maglia del Real. Il centrale difensivo spagnolo dimostra ancora una volta di essere mostruoso sotto porta. I nerazzurri invece che cadere reagiscono e riescono ad accorciare il risultato con Lautaro Martinez su assist fantascientifico di Barella. Il centrocampista italiano con un colpo di tacco al volo riesce a mettere davanti alla porta l’argentino che anticipando Varane incrocia e non sbaglia. Nel secondo tempo l’Inter entra in campo sia con un’altra voglia sia con un’altra cattiveria mostrando più equilibrio e compattezza di squadra. Al 68′ i nerazzurri pareggiano con Ivan Perisic, colui che doveva sostituire Lukaku. Dopo aver pareggiato, sulle ali dell’entusiasmo, l’Inter ha l’occasione di portarsi in vantaggio ancora con Lautaro, ma per sua sfortuna il tiro va a colpire il palo. All’80’ i Blancos ritrovano il vantaggio con il giovanissimo Rodrygo Goes. L’Inter si fa cogliere impreparata ancora con Hakimi posizionato molto alto e Vidal arrivato in ritardo a chiudere il brasiliano. I nerazzurri perdendo a Madrid si ritrovano ultimi in classifica con soli 2 punti.
L’Atalanta si presenta alla supersfida con il Liverpool con De Roon e Gosens indisponibili e un Hateboer non al 100%. Purtroppo per Gomez e compagni il Liverpool compie la sua miglior partita dall’inizio di stagione con Diogo Jota in uno stato di forma eccezionale. Al 16′ i Reds passano in vantaggio con il portoghese Jota su assist spettacolare di Arnold. Al 33′ il nuovo acquisto del Liverpool si ripete con un gol bellissimo. Dopo aver stoppato il pallone perfettamente non lascia scampo a Sportiello calciando potentissimo. Nel secondo tempo l’Atalanta non rientra in campo e concede altri 3 gol in 9 minuti. Il primo di questi lo realizza Salah che riesce a sfruttare con la sua velocità tutto il campo lasciato scoperto dalla difesa bergamasca. Al 49′ il Liverpool fa il 4 a 0 con Mane dopo il tocco delizioso di Salah. Al 54′ gli inglesi fanno la “manita” ancora con Diogo Jota che realizza la sua prima tripletta con la maglia del Liverpool. Al 67′ l’Atalanta ha l’opportunità di segnare il gol della bandiera con Duvan Zapata ma Alisson respinge in calcio d’angolo. La squadra di Gasperini dopo questa sconfitta rimane comunque in corsa per qualificarsi agli ottavi di Champions Leuague avendo conquistato 4 punti nelle prime due partite.
La Lazio vola in Russia per conquistare i 3 punti che sarebbero fondamentali nella corsa ai primi 2 posti nel girone. La squadra di Inzaghi si presenta a San Pietroburgo con tantissime assenze causa covid, come in Belgio contro il Brugges. La Lazio dopo un inizio buono passa in svantaggio alla prima occasione concessa. La squadra russa riesce a bucare la difesa sulla destra; Dzyuba fa la sponda ed Erokhin batte Pepe Reina. Al 37′ i biancocelesti reagiscono con il colpo di testa di Muriqi uscito di poco sopra la traversa. Nel secondo la Lazio ha la possibilità di pareggiare con un tiro quasi perfetto del “sergente” Milinkovic Savic. Il pareggio arriva però pochi minuti più tardi con Caicedo. L’attaccante ecuadoriano dopo aver trovato il gol vittoria al 98′ contro il Torino pareggia la partita con un tiro di prima intenzione che non lascia scampo a Kerzhakov. Al 93′ la Lazio fa correre un brivido a tutti i suoi tifosi perchè sull’errore gravissimo di Milinkovic lo Zenit aveva trovato il gol con Mostovoy. Per fortuna del serbo e di tutti i biancocelesti sul passaggio di Dzyuba, Mostovoy era in fuorigioco di pochissimo. La Lazio trova quindi il secondo pareggio esterno consecutivo e si porta al secondo posto nel girone a meno 1 dal Borussia Dortmund.
La Juventus vince senza problemi in Ungheria contro il Ferencvaros. I bianconeri passano in vantaggio al 7′ con il solito Morata che sfrutta l’ottimo cross di Cuadrado. La squadra di Pirlo non riesce a raddoppiare nel primo tempo, ma lo fa nel secondo ancora con Morata. L’attaccante spagnolo riceve la palla da Ronaldo e dopo il bel velo di Mckennie tira in porta di prima intenzione siglando la sua quarta rete in questa Champions League. Al 73′ il Ferencvaros si fa male da solo con Dibusz che compie un pasticcio clamoroso e consente a Dybala si segnare il più semplice gol della sua carriera. All’81’ la Juve fa il 4 a 0 con l’autogol di Dvali. Al 90′ complice una disattenzione della difesa bianconera Boli segna il gol della bandiera che fissa il risultato sul 4 a 1. La juve consolida il suo secondo posto nel girone dietro al Barcellona che è a punteggio pieno. Pirlo può essere soddisfatto per questa vittoria, con Dybala che è ritornato al gol e una forma fisica che migliora di partita in partita.
RISULTATI:
REAL-MADRID3-2INTER 25’BENZEMA(R),33’RAMOS(R),35’MARTINEZ(I),68’PERISIC(I),80’RODRYGO(R)
ATALANTA 0-5 LIVERPOOL 16′,33′ E 54′ JOTA,47’SALAH,49’MANE
ZENIT 1-1 LAZIO 32’EROKHIN(Z),81’CAICEDO(L)
FERENCVAROS 1-4 JUVENTUS 7’E 60’MORATA(J),73’DYBALA(J),81’AUT.DVALI(J),90’BOLI(F)

By Pier Luigi Di Rauso

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9 GIORNATA DI LIGA: CROLLO DEL REAL MADRID E RINASCITA DEL BARCELLONA

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Il Barcellona si presenta alla sfida contro il Real Betis con soli 8 punti guadagnati nelle prime 6 partite. La notizia più clamorosa è l’esclusione di Messi dagli undici titolari. Al 5′ il Barça ha l’opportunità di sbloccare il match con lo scatto di Ansu Fati che serve Griezmann, ma il francese da ottima posizione calcia di poco fuori. Trenta secondi più tardi i catalani si rendono pericolosi ancora con Fati che con un bel tiro a giro sul secondo palo non trova l’angolo giusto. Dopo un inizio di partita complicato il Betis reagisce con il colpo di testa di William Carvalho, che trova però l’ottima parata di Ter Stegen. Il Barcellona continua ad attaccare ma non riesce a trovare il vantaggio; il tiro di Griezmann dopo una lunga progressione finisce ancora fuori di poco. Al 22′ finalmente arriva il vantaggio del Barça con Dembele. Il francese riceve dal suo compagno di nazionale Griezmann, si accentra e calcia potentissimo sotto a traversa dove il portiere non può arrivare. Che bomba che ha tirato! Il Barça continua ad insidiare la difesa del Betis ancora con Griezmann che per la terza volta in 26′ calcia fuori. Al 31′ Ansu Fati si procura un calcio di rigore che però Griezmann si fa parare senza troppe difficoltà da Bravo. Inizio da incubo per il francese. Al tramonto del primo tempo il Betis colpisce inaspettatamente in contropiede con la zuccata di Sanabria che porta il risultato sul 1 a 1. Che beffa per il Barcellona, perchè aveva condotto il primo tempo senza troppi problemi avendo più volte l’occasione per raddoppiare. Nel secondo tempo è tutta un’altra storia perchè entra in campo sua maestà Leo Messi. Al 49′ il fenomeno di Rosario si rende protagonista di un gesto tecnico fantastico: sul cross di Jordi Alba, Messi fa un velo intelligente che inganna sia Bravo sia il difensore ma non Griezmann che a porta vuota segna il gol del 2 a 1. Al 58′ Dembele calcia in porta, ma il suo tiro viene respinto sulla linea di porta da Mandi. Dopo il consulto del var viene concesso giustamente il rigore e viene espulso Mandi. Messi dal dischetto non sbaglia e fa il 3 a 1. Rigore perfetto! Al 73′ su una distrazione del Barça, Alex Moreno si fa tutta la fascia sinistra e passa il pallone a Loren Moron che davanti alla porta buca Ter Stegen. All’82’ Messi dopo un uno-due con Sergi Roberto va in porta e trafigge ancora una volta Bravo chiudendo il match. Al 90′ arriva anche il primo gol in Liga per il classe 2002 Pedri che fissa il risultato sul 5 a 2. Il Barça si porta a casa 3 punti molto importanti per il morale.
L’Atletico Madrid di Simeone continua a strapazzare chiunque incontri sul suo cammino. I Colchoneros rimangono imbattuti in campionato e mostrano ancora una volta grande solidità difensiva a testimonianza del fatto che sono la miglior difesa con soli 2 gol subiti. All’8′ arriva subito il vantaggio dei biancorossi con il giovane Joao Felix che sfrutta l’uscita errata di Ledesma. Al 22′ l’Atletico raddoppia con Llorente. L’ex real vince un rimpallo e segna sul primo palo da posizione favorevole. All’inizio del secondo tempo Joao Felix porta palla centralmente e serve Suarez che da dentro l’area di rigore non sbaglia. Il gol viene iniziamente annullato, ma poi il var corregge la valutazione dell’assistente e assegna il gol all’uruguagio. Al 59′ il Cadice ci prova con Izquierdo che calcia di controbalzo ma Oblak non si fa trovare impreparato. Al 90′ l’Atletico cala il poker ancora con Joao Felix che su assist di Correa, controlla il pallone di petto e calcia perfettamente firmando la sua terza tripletta stagionale.
Il Real Madrid sfida il Valencia al Mestalla per conquistare 3 punti fondamentali per restare a contatto con la Real Sociedad. Il Real parte forte e al 23′ passa in vantaggio con il solito Benzema che da fuori area buca Domenech firmando il quarto gol in Liga. Al 29′ Il Valencia si procura il primo dei 3 rigori della partita. Sul cross di Lucas Vasquez è troppo largo. Dal dischetto Soler si fa ipnotizzare da Courtois, sulla respinta colpisce il palo ma poi arriva il tap-in di Musah. Il gol però è da rifare perchè l’arbitro fa ribattere il calcio di rigore. Questa volta Soler non sbaglia e fa l’1 a 1. Al 43′ il Valencia si porta in vantaggio con l’autogol goffo di Varane. Nel tentativo di allontanare il pallone lo spinge nella sua porta battendo l’incolpevole Courtois. Al 47′ un tiro potentissimo di Lee viene respinto dal palo dopo il tocco di Courtois. Al 51′ il Valencia si procura il secondo calcio di rigore. Marcelo sgambetta da dietro Gomez e il rigore è sacrosanto. Soler per la seconda volta trafigge Courtois e realizza il 3 a 1. Al 58′ il Real reagisce con un’invenzione di Modric. Il croato mette in porta Asensio che di destro si fa ipnotizzare da Domenech. Un minuto più tardi Sergio Ramos nella sua area di rigore colpisce il pallone con la mano ed è ancora ancora una volta calcio di rigore per il Valencia. Dagli undici metri Soler è glaciale e realizza la sua tripletta personale. Il Real, quindi, cede il terzo posto ai rivali dell’Atletico.
Al comando resta sempre la Real Sociedad che si sbarazza senza troppi problemi del Granada. Man of the match ancora una volta Oyarzabal che realizza il suo sesto gol stagionale portandosi in testa alla classifica marcatori.
RISULTATI
ELCHE 1-1 CELTA VIGO 4’RIG.FIDEL(E),41’MINA(C)
HUESCA 1-1 EIBAR 38’BURGOS(E),67’MIR(H)
BARCELLONA 5-2 BETIS 22’DEMBELE(BA),45+2’SANABRIA(B),49’GRIEZMANN(BA),61’RIG. E 82’MESSI(BA),73’LOREN(B),90’PEDRI(BA)
SIVIGLIA 1-0 OSASUNA 59’RIG.OCAMPOS
ATL.MADRID 4-0 CADICE 8′ E 90′ FELIX,22’LLORENTE,51’SUAREZ
GETAFE 1-3 VILLAREAL 11’ALCACER(V),16’ARAMBARRI(G),17’TRIGUEROS(V), 62’MORENO(V)
REAL SOCIEDAD 2-0 GRANADA 22’MONREAL,27’RIG.OYARZABAL
VALLADOLID 2-1 ATH.BILBAO 19’RIG.ORELLANA(V), 48’ANDRE(V),86’RIG.WILLIAMS(A)
LEVANTE 1-1 ALAVES 4’PEREZ(A),51’MORALES(L)
VALENCIA 4-1 REAL MADRID 23’BENZEMA(R), 35’RIG.,54’RIG.,63’RIG.,SOLER(V), 43’AUT.VARANE

By Pier Luigi Di Rauso

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10 Giornata di Liga: L’Atletico Madrid mette la freccia

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Il Real Madrid di Zidane si presenta all’Estadio De La Ceramica senza il giocatore più determinante, nonchè capitano Sergio Ramos.

I blancos, partono subito molto forte, attaccando i portatori di palla avversari con molta organizzazione. Dopo 120 secondi, infatti il Real passa in vantaggio con Mariano Diaz, il sostituto di Benzema. L’attaccante spagnolo è glaciale riuscendo con un grandissimo colpo di testa a mettere il pallone alle spalle di Asenjo. Il Villareal inizia a scaldare i giri del motore del suo gioco e al 20′ su cross perfetto di Gerard Moreno, Parejo di testa non riesce a indirizzare bene. Non è decisamente la sua qualità migliore!

Al 35′ il Real ha l’opportunità di raddoppiare ancora con Mariano Diaz, il suo tiro colpisce il palo. Sarebbe stato tutto inutile perchè la posizione era viziata da fuorigioco.

Nel secondo tempo il Villareal scende in campo con uno spirito completamente diverso rispetto al primo. Il “submarino amarillo” ha l’occasione di pareggiare l’incontro con Gerard Moreno su un’uscita bassa sbagliata da Kross. L’attaccante della “roja” calcia di destro fuori. Al 70′ altra occasione del Villareal ancora con Dani Parejo. Il centrocampista ex Valencia ha calciato di prima intenzione dopo un’iniziativa importante di Estupinian sulla sinistra. In questa occasione poteva calciare molto meglio.

Tre minuti più tardi il Real si affaccia per la prima volta nel secondo tempo dalle parti di Asenjo: il tiro di Lucas Vasquez, pero è troppo debole. Al 75′ il Villareal si procura un calcio di rigore con Chukwueze. L’esterno nigeriano involato verso la porta viene abbattuto da Courtois in netto ritardo; rigore sacrosanto! Dagli undici metri Gerard Moreno è chirurgico e pareggia la partita segnando il suo quinto gol in campionato. Il Real, quindi, non riesce a scavalcare il Villareal rimanendo quarto in classifica.

Il big match di giornata è al “Wanda Metropolitano” tra Atletico Madrid e Barcellona. Al 3′ i blaugrana hanno l’opportunità di passare in vantaggio con l’ex Griezmann. Sull’ottimo spunto di Dembele, Griezmann non è riuscito a trovare la zampata giusta. Due minuti dopo l’Atletico risponde con il tiro mancino da fuori area di Saul, Ter Stegen però vola e manda in corner.

Al 12′ la banda del “Cholo” colpisce una traversa clamorosa con Llorente, che si era smarcato molto bene in area di rigore. Al 41′ il Barcellona va vicino al gol con il solito asse Jordi Alba- Messi. Il capitano del Barça si fa ipnotizzare però da Oblak. Al tramonto del primo tempo i padroni di casa passano in vantaggio. Sul controllo sbagliato da Piquè, Correa lancia in profondità Carrasco che sul primo controllo si trova davanti incredibilmente Ter Stegen. Il portiere tedesco, con un’uscita folle si fa saltare con il primo controllo da Carrasco, il quale porta in vantaggio l’Atletico. Errore gravissimo del portiere del Barcellona che sarebbe dovuto rimanere in porta perchè in copertura era rimasto Lenglet!!

Al 57′ il Barcellona può rientrare in partita con Lenglet di testa , ma la conclusione è poco precisa e Oblak ha vita facile. Al 60′ il Barcellona è costretto a far uscire Piquè per infortunio. Si teme un lungo stop per il centrale blaugrana. Al 72′ l’Atletico con un’azione spettacolare porta Carrasco all’uno contro uno con Dest, che si fa saltare ma per sua fortuna il tiro del belga va lontanissimo dalla porta di Ter Stegen. All’82 il Barça non sfrutta con Griezmann un buon cross di Messi. All’89’ Sergi Roberto ci prova da fuori area, ma il suo tiro deviato non trova di poco la porta con Oblak battuto.

L’Atletico riesce quindi a portare a casa una partita molto importante lasciando il Barcellona a -9 in classifica. I Colchoneros del Cholo Simeone riescono a sconfiggere i blaugrana in Liga dopo 10 anni consolidando il secondo posto in classifica a -3 dalla Real Sociedad ma con ben 2 partite da recuperare!!

La Real Sociedad vince ancora su un campo difficile come quello di Cadice ottenendo la settima vittoria nelle prime 10 partite. Il match-winner della trasferta è Isak che su cross perfetto di Januzaj di testa spedisce il pallone alle spalle di Ledesma. La squadra di Alguacil continua a stupire con partite eccezionali e un gioco apprezzato da tutti gli addetti ai lavori.

RISULTATI:
OSASUNA 1-1 HUESCA ; 5′ RAMIREZ(H), 68′ GARCIA(O)
LEVANTE 1-1 ELCHE; 12′ MELERO(L), 64′ TETE(E)
VILLAREAL 1-1 REAL MADRID; 2′ MARIANO(R), 76′ RIG.MORENO(V)
SIVIGLIA 4-2 CELTA VIGO; 5′ KOUNDE(S), 10’ASPAS(C), 36′ NOLITO(C), 45+3′ EN NESYRI(S), 85′ ESCUDERO(S), 87′ EL HADDADI(S)
ATL.MADRID 1-0 BARCELLONA; 45+3′ CARRASCO
EIBAR 0-0 GETAFE;
CADICE 0-1 REAL SOCIEDAD; 66′ ISAK
GRANADA 1-3 VALLADOLID ; 45+2 ‘PLANO(V), 53′ ANDRE(V), 63’ DUARTE(G), 90’JOTA(V);
ALAVES 2-2 VALENCIA; 2′ NAVARRO(A), 16′ RIG.PEREZ(A),72 ‘VALLEJO(V), 77’GUILLAMON(V);
ATH.BILBAO 4-0 BETIS; 9′ AUT.RUIZ, 33′ CAPA, 59’MUNIAIN, 68’BERENGUER

By Pier Luigi Di Rauso

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4 Giornata di Champions League: la Dea fa l’impresa

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La Lazio di Simone Inzaghi dopo il pareggio in Russia vuole conquistare 3 punti che sarebbero fondamentali nel passaggio dei gironi di Champions League. I biancocelesti possono contare sul rientro del loro bomber Ciro Immobile assente in Russia per covid.

La conferma che Ciro è guarito arriva al 3′ quando i padroni di casa passano in vantaggio con un suo gol. L’attaccante italiano una volta ricevuta l’imbucata di Leiva, controlla il pallone e calcia dal limite dell’area trovando l’incrocio. Gol bellissimo! Al 19′ la Lazio ci prova ancora da fuori area con la conclusione di Luis Alberto, parata da Kerzhakov. Al 22′ arriva il raddoppio meritato per i biancocelesti. Dopo un contropiede perfetto del “tucuCorrea, Marco Parolo lascia partire un tiro raso terra precisissimo che va a trovare l’angolino alla destra del portiere dello Zenit. Anche questo è un gran gol! Tre minuti più tardi sul cross dalla sinistra Dzyuba la controlla e insacca alle spalle di Pepe Reina. La difesa della Lazio, in questo caso Acerbi, è stato troppo lento ad accorciare sull’attaccante avversario lasciando troppo spazio e troppo tempo per coordinarsi. Al 40′ ancora Correa incontenibile sulla fascia sinistra mette il pallone in mezzo per l’inserimento di Parolo, che non riesce a girare di sinistro verso la porta. Nel secondo tempo la Lazio ricomincia molto forte e si conquista un calcio di rigore con Immobile. Dagli undici metri Ciro non sbaglia e firma la sua doppietta personale portando il risultato sul 3 a 1. Nella parte finale del match la Lazio riesce a gestire molto bene gli attacchi dello Zenit conquistando 3 punti che la collocano al secondo posto nel girone a meno 1 dal Borussia Dortmund

La Juventus dopo la facile vittoria in Ungheria vuole ripetersi in casa per conquistare la matematica qualificazione agli ottavi di Champions League. Pirlo schiera dal primo minuto Dybala con Ronaldo lasciando in panchina l’uomo più in forma ovvero Alvaro Morata.

Al 14′ primo tentativo per la Juventus con Dybala che su cross di Ronaldo calcia al volo di destro centrando Dibusz. Al 19′ arriva inaspettato il vantaggio del Ferencvaros con Uzuni. Sul rilancio di Dibusz, De Ligt va a vuoto, Nguen corre sulla fascia destra e mette in mezzo per Uzuni che anticipa Cuadrado e beffa anche Szczesny. Al 35′ la Juve reagisce sempre con il solito CR7. Il fenomeno portoghese da fuori area calcia di sinistro molto potente all’angolino non lasciando spazio a Dibusz. Al 59′ i bianconeri vanno vicinissimo al gol con Bernardeschi. Il suo tiro da media distanza colpisce in pieno il palo. Al 77′ la Juve va ancora a “centimetri” dal gol del 2 a 1 con Morata che dopo aver saltato il portiere colpisce il palo esterno. A 2 minuti dalla fine arriva finalmente il gol della vittoria con Morata che sul cross perfetto di Cuadrado manda il pallone in rete. La Juventus con questi 3 punti di qualifica insieme al Barcellona agli ottavi di Champions League.

L’Atalanta di Gasperini va in trasferta ad Anfield per fare l’impresa e mantenere vivo il sogno di qualificarsi agli ottavi. I bergamaschi ritrovano Gosens e Hateboer al 100%, mentre Klopp deve rinunciare a molti titolari tra i quali Van Dijk, Keita, Arnold, Gomez, Chamberlain, Shaqiri ed Henderson

Al 9′ l’Atalanta si rende pericoloso con il tiro-cross di Gosens che impensierisce Alisson. Al 44′ il Liverpool cerca di trovare la porta dell’Atalanta ma il tiro di Salah va molto alto sopra la traversa. Nel secondo tempo entra in campo molto più aggressiva e propositiva. Al 60′ i nerazzurri passano in vantaggio con Ilicic. Lo sloveno sul cross perfetto di Gomez realizza il gol del vantaggio. Un gol molto importante per il morale dopo i mesi più brutti della sua carriera. Al 64′ l’Atalanta raddoppia con Gosens. Ancora una volta il cross del “papu” per Hateboer bravissimo a pescare Gosens  che davanti ad Alisson lo fulmina. Gasperini e i suoi con questi 2 gol firmano l’impresa ad Anfield cosa che è riuscita a pochissime squadre.

L’Inter di Conte è chiamata a reagire dopo la sconfitta a Madrid per non rischiare di uscire ai gironi per il terzo anno consecutivo. Il Real di Zidane senza Benzema e Sergio Ramos cerca di trovare almeno il pareggio per mantenere il secondo posto nel girone. 

Al 5′ il Real si conquista un calcio di rigore con il fallo di Barella su Nacho. Dal dischetto si presenta Hazard, che tirando molto angolato non dà scampo ad Handanovic. Al 13′ il Real rischia di raddoppiare con Lucas Vasquez ma il tiro colpisce il palo. Al 33′ arriva il momento decisivo del match: Vidal nell’area del Real Madrid subisce un contatto molto dubbio giudicato regolare dal direttore di gara. Il cileno protestando in maniera veemente viene giustamente espulso dall’arbitro. Nel secondo tempo l’Inter con un uomo in meno si abbassa ancora di più nella propria metà campo concedendo molto campo al Real. Al 59′ sul cross di Vasquez , Hakimi nel tentativo di anticipare Rodrygo manda il pallone alle spalle di Handanovic. L’Inter perde cosi la seconda partita di fila in Champions rimanendo a soli 2 punti e complicando terribilmente il tentativo di passare il girone. Conte viene tradito nella partita più importante da Vidal, giocatore che aveva fortemente voluto per la sua esperienza europea ed il suo carisma.

RISULTATI:

Lazio 3-1 Zenit  3′ e 55′ rig. Immobile (L), 22′ Parolo (L), 25′ Dzyuba (Z)

Juventus 2-1 Ferencvaros 19′ Uzuni(F), 35′ Ronaldo(J), 90+2’Morata(J)

LIverpool 0-2 Atalanta 60′ Ilicic, 64′ Gosens

Inter 0-2 Real Madrid 7′ rig. Hazard, 59′ aut. Hakimi

By Pier Luigi Di Rauso

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Le italiane in Champions: Lazio, Juve e Atalanta approdano agli ottavi, l’Inter purtroppo viene fermata dallo Shakhtar

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La Lazio di Inzaghi dopo l’ottima prestazione in casa del Borussia Dortmund dove sono mancati solo i 3 punti, cerca la storica qualificazione agli ottavi di Champions League dopo vent’anni.
Al 5′ i biancocelesti si rendono pericolosi con il colpo di testa di MilinkovicSavic, che colpisce centralmente rendendo facile la parata del portiere avversario. Al 12′ la Lazio passa in vantaggio con la solita percussione centrale: Luis Alberto dal limite dell’area calcia in porta, il suo tiro ribattuto dal portiere viene raccolto da Correa che a porta vuota sigla l’1 a 0. Il Brugge reagisce subito con Vormer che firma il gol del pareggio. Gol fotocopia del precedente: sul tiro di Lang dal limite dell’area, Reina respinge male e Vormer lo punisce pareggiando. Al 27′ la Lazio passa per la seconda volta in vantaggio. Immobile dopo essersi procurato il rigore, realizza il suo quinto in questa Champions League. Che freddezza! Al 39′ vi è la svolta del match: Lazzari subisce il terzo fallo della partita di Sobol, il quale viene espulso.
All’inizio del secondo tempo la Lazio ha l’opportunità di allungare con Correa, ma il suo tiro esce di poco fuori. Al 74′ i biancocelesti sciupano un’occasione clamorosa in contropiede con Immobile che da ottima posizione calcia alto. Subito dopo complice la disattenzione della difesa laziale il Brugge pareggia con un gran colpo di testa di Vanaken. Gli ultimi minuti del match sono di sofferenza per tutti i tifosi della Lazio, poichè i campioni in carica del campionato belga seppur in inferiorità numerica stavano producendo il massimo sforzo. Al 92′ la squadra belga va vicinissima al gol della rimonta con De Ketelaere. Il tiro dell’attaccante della squadra belga va a stamparsi sulla traversa. Che rischio!

La Lazio, quindi, dopo questo pareggio conquista strameritatamente il passaggio agli ottavi di Champions League dopo vent’anni.
La Juventus di Pirlo reduce dalla vittoria in extremis nel derby di Torino, va a far visita al Camp Nou di Barcellona. I bianconeri già qualificati insieme ai catalani giocano per il primo posto nel girone.
La Juve parte molto aggressiva e compatta, conquistando dai primi secondi di gioco la metà campo del Barcellona. Al 13′ Ronaldo si procura un calcio di rigore che trasforma perfettamente portando i bianconeri in vantaggio. Al 20′ arriva il raddoppio con la bellissima rovesciata di McKennie. Il centrocampista americano dopo aver allargato il pallone per Cuadrado si inserisce perfettamente e conclude ancora meglio. Che azione! Al 22′ il Barcellona prova a farsi vedere dalle parti di Buffon con il tiro di Messi, respinto in angolo. Al 36′ i blaugrana arrivano in porta sempre con il tiro di Messi, dopo il classico uno-due con Jordi Alba, neutralizzato però con grande bravura dal portiere bianconero.
Al 46′ con un’azione identica a quella precedente Messi calcia in porta ma non è preciso. Al 51′ la Juve si conquista il secondo calcio di rigore della partita con il tocco di mano goffo di Lenglet. Dagli undici metri CR7 è infallibile e fa il 3 a 0. Al 58′ il Barça colpisce la parte alta della traversa con Griezmann. Al 65′ ancora Messi ci prova sempre da fuori area, ma il suo tiro viene respinto ancora da Buffon. All’85’ il capitano del Barcellona calcia per l’ennesima volta da fuori area, ma il suo tiro esce di poco fuori. La Juve, con questo 0-3 al Camp Nou conquista il primo posto nel girone. Grande partita della Juve!
L’Atalanta, invece, per conquistare la seconda qualificazione agli ottavi di Champions League può contare su 2 risultati su 3.
I primi minuti di gioco la partita è molto tattica, con le due squadre che erano più concentrate a non concedere occasioni da gol piuttosto che attaccare. Al 20′ l’Atalanta va vicina al vantaggio con il tiro da fuori di De Roon che non trova la porta. Il primo tempo si conclude sullo 0-0 con nessun tiro in porta ma con molta lotta in mezzo al campo.
Al 66′ su una respinta della difesa olandese, Pessina calcia di controbalzo ma il suo tiro viene respinto da Onana. Al 68′ l’Atalanta rischia molto perchè su un retro passaggio sbagliato da Djimsiti, Huntelaar viene tamponato da Freuler, ma per il direttore di gara non ci sono gli estremi per il rigore. Al 75′ l’Ajax con un’azione spettacolare riesce a mettere Klaassen a tu per tu con Gollini: il portiere atalantino si supera compiendo un intervento prodigioso. Al 79′ Gravenberch si fa espellere ingenuamente lasciando i suoi in 10. L’Atalanta sfruttando i tanti spazi concessi dall’Ajax, passa in vantaggio con il subentrato Muriel che fa 1 a 0. La Dea conquista cosi la seconda storica qualificazione agli ottavi di Champions League.
L’Inter di Conte è chiamata a vincere per forza e sperare nella vittoria del Real o del Borussia.

I nerazzurri partono subito molto forte e colpiscono la traversa con la girata di Lautaro Martinez. Al 23′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo De Vrij ha provato 2 volte a calciare verso la porta ma è stato respinto dalla difesa. Al 41′ l’Inter con il colpo di testa di Lautaro prova a passare in vantaggio ma sulla strada trova prontissimo il portiere avversario.
Il secondo tempo si apre con la super parata di Trubin sul colpo di testa di Lukaku. Al 63′ sul contropiede dello Shakhtar , Handanovic fa una bella parata su Tetè. All’89’ sul calcio d’angolo di Eriksen, Sanchez colpisce a botta sicura ma trova di fatto la respinta del suo compagno Lukaku che si trovava nella stessa traiettoria. Al 92′ l’Inter ci prova ancora con la conclusione di Eriksen che viene respinta per l’ennesima volta da Trubin. I nerazzurri con questo 0-0 finiscono ultimi nel girone fuori da tutte le coppe. Per l’Inter è una grande delusione che si può tramutare in rabbia e quindi energie positive in vista del campionato che è purtroppo l’unico obiettivo rimasto per Antonio Conte.

RISULTATI:
Lazio 2-2 Brugge 12’Correa(L), 15′ Vormer(B), 27’rig. Immobile(L), 76′ Vanaken(B)
Barcellona 0-3 Juventus 13’rig. e 52′ rig. Ronaldo, 20′ McKennie
Ajax 0-1 Atalanta 85’Muriel
Inter 0-0 Shakhtar Donetsk

By Pier Luigi Di Rauso

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14 Giornata di Liga: Atletico e Real conducono insieme in vetta

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L’Atletico Madrid di Simeone dopo il primo ko in stagione nel derby con il Real Madrid deve ripartire subito per dare un nuovo messaggio al campionato. Al 20′ i padroni di casa ci provano con un tiro dalla distanza di Llorente, respinto da Badia con un intervento di puro istinto. Al 41′ l’Atletico passa in vantaggio con il solito Luis Suarez. L’attaccante uruguaiano, sul cross rasoterra di Trippier, sfiora la palla quel tanto che basta per mandarla alle spalle del portiere dell’Elche. Gran tocco!
Nel secondo tempo i colchoneros iniziano ad alzare il livello di intensità della partita e al 58′ raddoppiano ancora con Suarez. L’ex attaccante del Barcellona, sul cross perfetto di Carrasco, in scivolata riesce a segnare un gol importantissimo. Grande gol da vero rapinatore dell’area di rigore! L’Elche, però, non molla e al 64′ riapre il match con Boye. L’attaccante argentino riceve una spizzata sul primo palo e buca l’incolpevole Oblak. Al 75′ ancora Boye si rende pericoloso con una conclusione sul primo palo respinta in calcio d’angolo dal portiere sloveno. All’80’ il neo entrato Diego Costa dopo essersi conquistato un calcio di rigore lo trasforma con estrema freddezza fissando il risultato sul 3 a 1. Grande impatto! Con questi 3 punti l’Atletico Madrid consolida il primo posto pur avendo 2 partite da recuperare.
Il Barcellona vuole conquistare la sua terza vittoria di fila in Liga che potrebbe valere molto dal punto di vista psicologico per il prosieguo della stagione. Koeman dopo la vittoria con la Real Sociedad decide di schierare ancora la giovanissima coppia di difesa formata da Araujo e Mingueza mandando in panchina Lenglet. Sempre per scelta tecnica l’allenatore olandese decide di non schierare dal primo minuto il suo pupillo De Jong.
Il Barcellona comincia bene tenendo il pallino del gioco ma non creando vere occasioni da gol. Al 29′ il Valencia sugli sviluppi di calcio d’angolo passa in vantaggio con il colpo di testa di Diakhaby. Il difensore francese del Valencia è bravo ad impattare con il tempo giusto il pallone. La difesa del Barcellona è colpevole per aver lasciato troppo spazio all’attaccante avversario. Al 45′ il Valencia ha l’occasione per raddoppiare con il colpo di testa di Maxi Gomez, ma Ter Stegen gli dice di no. I catalani dopo il pericolo scampato, sul ribaltamento di fronte si conquistano un calcio di rigore con Griezmann. Dal dischetto Messi si fa parare il rigore da Domenech, ma sulla respinta Jordi Alba la rimette in mezzo e Messi a porta vuota di testa spinge il pallone in porta. Il Barcellona riesce, quindi, a portarsi sul pareggio allo scadere del primo tempo.
Al 52′ i padroni di casa passano in vantaggio: sul recupero di palla molto alto da parte di Pedri, il pallone si alza per la respinta della difesa del Valencia e Ronald Araujo con una sforbiciata bellissima sigla il suo primo gol in Liga.
Al 55′ il Barcellona può portarsi su 3 a 1 con Braithwaite, ma il suo colpo di testa viene parato da Domenech. Al 69′ il Valencia ritorna nel match con la zampata dell’attaccante Maxi Gomez. Sul cross preciso di Gaya l’attaccante del Valencia anticipa Mingueza e batte Ter Stegen portando i suoi sul 2 a 2. Al 78′ ci prova Coutinho con un tiro a giro ma la sua conclusione esce di poco fuori.
Il Valencia riesce a conquistarsi un punto prezioso al Camp Nou condannando il Barcellona al quinto posto e a -8 dalla vetta.
Il Real Madrid vuole dare continuità dopo l’ottima vittoria nel derby. Zidane si affida all’11 titolare con Lucas Vasquez e Rodrygo a sostegno di Benzema.
I blancos partono fortissimo e al 6′ passano in vantaggio con Benzema. L’attaccante francese sul preciso cross di Rodrygo controlla il pallone e buca Dmitrovic. Al 13′ il Real raddoppia subito con Modric. Il pallone d’oro 2018 riceve il pallone da Benzema e con calma olimpica spiazza Dmitrovic. Che partenza! Al 16′ le merengues continuano ad attaccare e hanno l’occasione per chiudere il match ancora con Benzema. In questo caso il bomber del Real si divora il gol dopo il lavoro straordinario di Modric. Al 28′ l’Eibar torna in partita con il super gol di Kike Garcia. L’attaccante spagnolo dopo aver controllato il pallone, lascia partire un tiro a giro bellissimo che non lascia scampo a Courtois. Gol fantastico!
Il secondo tempo si apre con la discesa sulla fascia sinistra di Mendy che la mette in mezzo per Rodrygo, il quale da ottima posizione calcia alto. Al 56′ su un errore gravissimo di Sergio Ramos, Inui lo perdona strozzando la sua conclusione. Al 69′ su una palla fantascientifica di Kross, Rodrygo sciupa l’occasione per il 3 a 1. Al 91′ su un lancio lungo della difesa dell’Eibar, Bigas si trova quasi davanti alla porta del Madrid ma viene recuperato da Sergio Ramos che rimedia all’errore precedente, compiendo un recupero prodigioso e determinante. Dopo essersi salvato il Real sigla il gol del definitivo 3 a 1 con Lucas Vasquez.
Zidane i suoi si portano primi in classifica insieme all’Atletico che deve recuperare però una partita. La liga si conferma uno dei campionati più belli ed avvincenti d’Europa.
RISULTATI:
Ath. Bilbao 2-0 Huesca 86’rig. Kodro, 91′ Nunez
Atl. Madrid 3-1 Eibar 41′ e 58′ Suarez(A), 64’Boye(E), 80’rig. Costa(A)
Barcellona 2-2 Valencia 28’Diakhaby(V), 45+4’Messi(B), 52’Araujo(B), 69’Gomez(V)
Levante 2-1 Real Sociedad 22’Isak(R), 28’Roger(L), 87’De Frutos(L)
Osasuna 1-3 Villareal 7′ e 86′ Moreno(V), 29′ Nino(V), 70’rig. Torres(O)
Siviglia 1-1 Valladolid 31’rig. Ocampos, 87’Garcia(V)
Celta Vigo 2-0 Alaves 19′ e 79′ Mendez
Granada 2-0 Betis 14’rig. e 20′ Soldado
Cadice 0-2 Getafe 33’Cucho, 90+4’Maksimovic
Eibar 1-3 Real Madrid 6’Benzema(R), 13’Modric(R), 28’Kike(E), 90+2′ Lucas(R)

By Pier Luigi Di Rauso

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16 Giornata di Liga: l’Atletico Madrid continua a volare

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Il Barcellona nell’ultima partita dell’anno deve fare a meno del suo capitano Leo Messi per piccoli fastidi muscolari. Koeman decide di schierare dal primo minuto la difesa a tre con Araujo al centro, mentre nel tridente offensivo insieme ai titolarissimi Griezmann e Braithwaite si posiziona il canterano Pedri. Al 5′ il Barcellona si procura un calcio di rigore in seguito ad un contrasto in area tra un difensore dell’Eibar e Araujo. Il direttore ha concesso il penalty solo dopo aver consultato il var. Dagli undici metri si prende la responsabilità Braithwaite che però non è freddo e calcia incredibilmente fuori sciupando l’occasione per andare in vantaggio. Al 25′ i blaugrana avrebbero l’occasione di passare in vantaggio ancora con Braithwaite ma la posizione dell’attaccante blaugrana è irregolare. Che peccato!
Nel secondo tempo i padroni casa alzano il ritmo del palleggio e creano dei buoni presupposti per andare in vantaggio. Al 51′ l’ex juve Miralem Pjanic ci prova con una conclusione al volo dal limite dell’area che esce di poco fuori. Al 56′ il Barça sciupa un’altra grande occasione con Dembelè che davanti al portiere calcia centrale. L’Eibar dopo aver rischiato tantissimo passa in vantaggio con il suo capitano Kike. L’attaccante spagnolo sfrutta un erroraccio di Araujo e trafigge Ter Stegen. Il Barcellona si ritrova inspiegabilmente in svantaggio dopo aver sprecato più palle gol. Al 67′ Junior Firpo sfonda sulla fascia sinistra e crossa rasoterra per Dembelè che questa volta non sbaglia e riporta il risultato sul pareggio. Al 91′ i catalani si procurano un’altra occasione per vincere la partita ma Trincao da buona posizione calcia di destro fuori. Il Barcellona conclude l’anno in modo pessimo perdendo altri 2 punti e allontanandosi sempre di più dalla capolista.
L’Atletico Madrid ospita al Wanda Metropolitano il Getafe di Bordalas. Simeone dopo aver appreso della rescissione del contratto di Diego Costa, conferma in attacco la super coppia formata da Suarez e Joao Felix. Al 6′ i padroni di casa ci provano con Carrasco, ma la sua conclusione è troppo lenta e prevedibile. Al 20′ sugli sviluppi di un calcio di punizione, Luis Suarez salta più in alto di tutti e con un’incornata potente e precisa manda in vantaggio i suoi. Gol bellissimo! Che giocatore fantastico! Al 36′ il Getafe prova a ritornare in partita con la conclusione ravvicinata di Etxeita che va molto alta sopra la traversa di Oblak.
Nel secondo tempo l’Atletico continua a condurre la partita, mentre il Getafe ci prova in contropiede. Al 62′ il Getafe si procura un’ottima occasione con Mata che calcia alto da dentro l’area. All’86’ gli “Azulones” sciupano una punizione invitantissima con Enes Unal. Al 92′ i colchoneros non riescono a chiudere il match con la penetrazione di Correa ma conquistano comunque i 3 punti. L’Atletico resta cosi primo in classifica con ancora due partite da recuperare. Incredibile inzio di Liga!
Il Real Madrid di Zidane cerca la sesta vittoria consecutiva in Liga in casa del neo promosso Elche. Il tecnico francese si affida agli undici titolari con il ritorno di Marcelo sulla fascia sinistra. I padroni di casa partono bene con la prima conclusione del match di Rigoni che impegna Courtois. Al 13′ il Real va vicinissimo al vantaggio con un tiro eccezionale di Marcelo che va a stamparsi sulla traversa. Il terzino brasiliano dimostra ancora una volta tutta la sua classe andando a calciare un pallone vagante di destro, nonostante non sia il suo piede preferito. Al 20′ le merengues passano in vantaggio con Luka Modric. Il centrocampista croato raccoglie la respinta prima del portiere e poi della traversa sulla conclusione di Asensio e di testa manda il pallone in rete. Al 30′ l’Elche rischia molto in area per un contatto dubbio su Benzema non considerato da calcio di rigore.
Nel secondo tempo i blancos partono distratti e poco aggressivi e concedono un calcio di rigore per la trattenuta prolungata di Carvajal su Barragan. Dagli undici metri Fidel realizza il gol del pareggio battendo Courtois. Al 63′ l’Elche rischia addirittura di andare in vantaggio con Lucas Boye, che di mancino va vicinissimo all’angolino. Al 70′ su lancio millimetrico di Kross, Carvajal prova a farsi perdonare ma Badilla respinge la sua conclusione compiendo un miracolo. All’89’ il Madrid ci prova con Benzema che non riesce però a coordinarsi bene per concludere in porta. Al 93′ l’Elche ha l’occasione finale per fare il colpaccio con il calcio di punizione dal limite dell’area di Verdu respinto perfettamente da Courtois. Il Real conclude questo 2020 in modo amaro perdendo 2 punti che l’avrebbero tenuto primo in classifica insieme ai cugini dell’Atletico.
RISULTATI:
Siviglia 2-0 Villareal 8’rig.Ocampos, 58’En Nesyri
Barcellona 1-1 Eibar 57’Kike(E), 67’Dembele(B)
Cadice 0-0 Valladolid
Levante 4-3 Betis 2’Duarte(L), 12’Mandi(R), 22’e 24′ Morales(L), 55’Roger(L), 78’rig. e 86′ Canales(R)
Granada 2-1 Valencia 36’Gameiro(V), 45+3’Kenedy(G), 88’Molina(G)
Celta Vigo 2-1 Huesca 33’Nolito(C), 61’Aspas(C), 84’Seoane(H)
Atl.Madrid 1-0 Getafe 20’Suarez
Elche 1-1 Real Madrid 20’Modric(R), 52’rig.Fidel(E)
Ath.Bilbao 0-1 Real Sociedad 5’Portu

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19 giornata di Premier League: il Manchester United mantiene la vetta della classifica

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Il Leicester di Rodgers, reduce dalla vittoria fuori casa contro il Newcastle, affronta il Southampton galvanizzato dopo la straordinaria vittoria contro il Liverpool della settimana scorsa. Le Foxes partono subito aggressivi e vanno vicino al gol con la conclusione di Barnes respinta da McCarthy. Al 37′ il Leicester gira bene il pallone e sulla verticalizzazione di Tielemans, Maddison calcia perfettamente sotto la traversa portando i suoi sul 1 a 0. Nel secondo tempo il Southampton prova a rientrare nel match, ma è anche sfortunato perchè il tiro di Armstrong va a stamparsi sulla traversa. Che occasione! Al 75′ Bednarek rimedia al suo errore precedente andando a salvare un gol fatto sulla linea di porta, mantenendo ancora in partita i suoi. All’85 i padroni di casa non sfruttano un match point con Jamie Vardy che si fa ipnotizzare da McCarthy. Al 90′ il subentrato Perez sciupa un’altra occasione calciando alto da ottima posizione. Al 95′ nell’ultima azione della partita, il Leicester, finalmente la chiude con Barnes fissando il risultato sul 2 a 0 e conquistando 3 punti fondamentali che la collocano al secondo posto in classifica.
Il Tottenham di Mourinho dopo il brutto pareggio in casa contro il Fulham va a caccia dei 3 punti contro lo Sheffield Utd a Bramall Lane. Al 5′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo il Tottenham passa in vantaggio con il colpo di testa di Aurier, che anticipa tutti sul primo palo e trafigge Ramsdale. Al 29′ lo Sheffield ci prova con Burke, ma il suo tiro è troppo centrale e non crea problemi a Lloris. Al 40′ gli Spurs raddoppiano con il solito gol di Harry Kane che dal limite dell’area lascia partire un tiro chirurgico che va ad insaccarsi all’angolino. L’attaccante inglese con questo gol arriva a 12 in campionato a meno 1 da Salah. Nel secondo tempo i padroni di casa ritornano in partita con il bel colpo di testa di McGoldrick che anticipa Davies e buca Lloris. Al 63′ il Tottenham non sembra accusare il colpo e infatti reagisce subito con il gran gol di Ndombele che con una parabola strana di esterno destro scavalca il portiere dello Sheffield e riporta il risultato sul 3 a 1. Gli Spurs con questi 3 punti ritornano in zona Champions.
Il big match di giornata è di sicuro ad Anfield tra Liverpool e Manchester United. I Reds dopo la sconfitta clamorosa contro il Southampton devono conquistare il bottino pieno per ritornare in vetta alla classifica e scavalcare proprio gli antichi rivali del Manchester United. Il Liverpool parte molto bene e va vicino al gol con il tiro di Firmino dopo l’ottima sponda di Mane. Al 21′ i padroni di casa continuano ad accelerare e si rendono ancora pericolosi con un tiro da fuori area di Shaqiri che non trova la porta difesa da De Gea. Al 34′ i Red Devils vanno vicinissimi al vantaggio con il calcio di punizione di Bruno Fernandes che va a sfiorare il palo. Il Liverpool continua a creare belle azioni soprattutto sulla fascia sinistra, Robertson pesca Firmino con bel cross ma la difesa dello United con Maguire neutralizza l’azione pericolosa. Al 62′ i padroni di casa penetrano centralmente e concludono in porta con Salah che non trova precisione alla sua conclusione. Al 75′ lo United ha l’occasione più grande della partita sui piedi di Bruno Fernandes: il suo tiro da posizione ravvicinata trova l’ottima risposta di Alisson. All’83’ il Manchester trova ancora la parata di Alisson sul grande inserimento di Pogba. Le due compagini conquistano quindi un punto a testa che consente agli uomini di Solskjaer di mantenere la vetta della classifica.
Il Manchester City di Guardiola passeggia in casa contro il Crystal Palace vincendo 4 a 0. I citizens con la doppietta di Stones e i gol di Gundogan e Sterling conquistano 3 punti ritornando al secondo posto in virtù del pareggio tra Liverpool e Man United.
RISULTATI:
Wolves 2-3 West Brom 8’rig. e 56’rig. Pereira(We),38’Silva (Wo), 43’Boly(Wo), 52’Ajayi(We)
Leeds 0-1 Brighton 17’Maupay
West Ham 1-0 Burnley 6’Antonio
Fulham 0-1 Chelsea 78’Mount
Leicester 2-0 Southampton 37’Maddison, 90+5’Barnes
Aston Villa-Everton posticipata
Sheffield Utd 1-3 Tottenham 3’Aurier(T), 40’Kane(T), 59’McGoldrick(S), 62’Ndombele(T)
Liverpool 0-0 Manchester United
Man. City 4-0 Crystal Palace 26′ e 68’Stones, 56’Gundogan, 88’Sterling
Arsenal 3-0 Newcastle 50′ e 77′ Aubameyang, 60’Saka


CLASSIFICA PRIMI 10 DI PREMIER LEAGUE:

  1. Manchester United 37
  2. Manchester City 35
  3. Leicester 35
  4. Liverpool 34
  5. Tottenham 33
  6. Everton 32
  7. Chelsea 29
  8. Southampton 29
  9. West Ham 29
  10. Arsenal 27

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20 giornata di Premier League: il Manchester City torna in vetta

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Il Manchester United dopo l’ottimo pareggio in casa del Liverpool cerca di tornare alla vittoria per continuare a comandare la Premier League contro lo Sheffield United ultimo in classifica a rischio retrocessione. All’11’ i red devils manovrano molto bene e vanno a concludere in porta con Rashford, ma il suo tiro esce di poco fuori dallo specchio. Al 16′ gli ospiti rispondono al tiro di Rashford con la grande occasione di Sharp che davanti alla porta calcia centrale facilitando l’intervento a De Gea. Al 23′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo lo Sheffield passa in vantaggio con il colpo di testa di Bryan che anticipa De Gea e insacca l’1 a 0. Il secondo tempo si apre con una buona chance per i padroni di casa con Greenwood che servito perfettamente da Burno Fernandes calcia fuori da posizione defilata. Al 64′ il Manchester United ritorna in partita ancora da calcio d’angolo con il gran colpo di testa di Maguire che sfrutta un blocco e trafigge Ramsdale. Al 74′ complice una difesa molto passiva dei red devils, Burke calcia da dentro l’area e una deviazione sfortunata di Tuanzebe riporta clamorosamente in vantaggio i suoi. Nei minuti conclusivi i padroni di casa ci provano molto ma senza impensierire la difesa avversaria. Lo Sheffield United conquista incredibilmente 3 punti che ai fini della classifica potrebbero rivelarsi ininfluenti ma di certo resta la grande impresa all’Old Trafford. Grande passo falso del Manchester United!
L’Everton di Ancelotti ospita in casa a Goodison Park il Leicester reduce dall’ottima vittoria contro il Chelsea. Al 14′ il Leicester si rende pericoloso con un bel tiro a giro di Maddison che non trova l’incrocio dei pali. Al 30′ i padroni di casa passano in vantaggio al primo vero tiro in porta: su un pallone respinto dalla difesa del Leicester, James Rodriguez lo raccoglie e di destro lascia partire un tiro imprendibile per Schmeichel che va a baciare anche il palo. Nel secondo tempo le foxes prendono in mano la partita portando il baricentro costantemente nella metà campo avversaria. Al 67′ gli ospiti ritornano in partita con Tielemans che su tocco di Barnes tira molto forte cogliendo impreparato Pickford. Gran gol! Negli ultimi minuti le due compagini non sfruttano due potenziali occasioni che avrebbero potuto cambiare il risultato. Il match si conclude 1 a 1 con un punto a testa che di sicuro rende più felice Ancelotti.
Il Manchester City continua la sua trionfale cavalcata travolgendo il West Bromwich per 5 a 0. I citizens chiudono la pratica direttamente nel primo tempo segnando 4 gol. Nel secondo tempo per gli uomini di Guardiola è stato un vero e proprio allenamento a dimostrazione della loro grande forza. Il man of the match è ovviamente Gundogan autore di una doppietta e tanti lampi di pura classe; l’ex Dortmund sembra essere diventato un centrocampista di livello mondiale. Un’altra nota positiva per Guardiola è senza dubbio il clean sheet che conferma l’ottimo periodo di forma di tutta la squadra partendo dalla difesa. Nel prossimo incontro il City affronterà lo Sheffield Utd galvanizzato dopo l’incredibile vittoria a Old Trafford.
Il big match di giornata si disputa nel nord di Londra tra Tottenham e Liverpool. I reds dopo la bruciante sconfitta in Fa Cup contro il Manchester United cercano di tornare alla vittoria per non staccarsi troppo dalle prime posizioni. Gli spurs partono meglio e trovano il gol con Son che viene però annullato per un fuorigioco veramente millimetrico. Al 24′ i reds vanno vicini al vantaggio con l’ottima giocata di Salah per Mane che non colpisce bene. Al tramonto del primo tempo il Liverpool passa in vantaggio con Firmino: Henderson lancia in profondità Mane, il quale stoppa e mette in mezzo un pallone che il bomber brasiliano deve solo spingere in porta. Che grande azione! Il secondo tempo si apre come meglio non si poteva per gli ospiti: sul tiro di Mane respinto male da Lloris, arriva Alexander-Arnold che con un tap-in chirurgico raddoppia per i suoi. Gli spurs rispondono subito e accorciano le distanze con un gran tiro da fuori area di Hojbjerg che trova il suo primo gol con la sua nuova maglia. Al 56′ la rete segnata da Salah viene annullata per un tocco di mano di Firmino ad inizio azione. Il gol del 3 a 1 arriva pochi minuti più tardi con Mane che sfrutta un’indecisione grave del giovane gallese Rodon e buca Lloris. In questo gol si può ammirare la grande qualità di Alexander-Arnold che crossa in maniera perfetta. Il Liverpool, dunque, torna alla vittoria dopo 5 partite mantenendo la quarta posizione a meno 4 dal City capolista.
RISULTATI:
Newcastle 1-2 Leeds 17’Raphinha(L), 57’Almiron(N), 61’Harrison(L)
Crystal Palace 2-3 West Ham 3’Zaha(C), 9′ e 25’Soucek(W), 65’Dawson(W), 97’Batshuayi(C)
Southampton 1-3 Arsenal 3’Armstrong(S),8’Pepe(A),39’Saka(A),72’Lacazette(A)
West Brom 0-5 Man. City 6′ e 30’Gundogan,20’Cancelo,45+2’Mahrez,57’Sterling
Chelsea 0-0 Wolves
Burnley 3-2 Aston Villa 14’Watkins(A),52’Mee(B),68’Grealish(A)76’McNeil(B),79’Wood(B)
Brighton 0-0 Fulham
Man. Utd 1-2 Sheffield Utd 23’Bryan(S),64’Maguire(M),74’Burke(S)
Everton 1-1 Leicester 30’Rodriguez(E),67’Tielemans(L)
Tottenham 1-3 Liverpool 45+4’Firmino(L),47’Arnold(L),49’Hojbjerg(T),65’Mane(L)
CLASSIFICA DEI PRIMI 10 DI PREMIER LEAGUE:
1.Man City 41
2.Man Utd 40
3.Leicester 39
4.Liverpool 37
5.West Ham 35
6.Tottenham 33
7.Everton 33
8.Chelsea 30
9.Arsenal 30
10.Aston Villa 29

By Pier Luigi Di Rauso

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23 giornata di Premier League: il Manchester City trionfa ad Anfield

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Il Chelsea di Tuchel dopo l’ottima prova contro il Tottenham va a caccia della terza vittoria consecutiva in campionato contro lo Sheffield United ultimo in classifica. Al 6′ gli ospiti si rendono pericolosi con Werner che di poco non trova la porta. Al 43′ i blues passano in vantaggio con una bella azione sulla fascia sinistra conclusa dal centrocampista inglese Mason Mount. Nell’azione del gol bisogna sottolineare il grande assist di Werner che con un passaggio a rimorchio libera Mount che calcia perfettamente e indirizza il match in direzione Londra. Nel secondo tempo i padroni di casa ritornano in partita grazie ad un pasticcio clamoroso da parte di Rudiger che con un retropassaggio all’indietro coglie impreparato Mendy e spedisce il pallone nella sua porta. Che errore! Al 58′ il Chelsea si conquista un calcio di rigore ancora con il solito Werner: dal dischetto Jorginho è glaciale e segna il gol del 2 a 1. Al 95′ a tempo scaduto lo Sheffield va vicinissimo al gol con la rovesciata di Sharp che viene neutralizzata dall’ottimo intervento di Mendy. Che rischio!!!! Con questi 3 punti i blues si riportano vicini alla zona Champions League.
Il big match di giornata è tra il Liverpool di Jurgen Klopp e il Manchester City di Guardiola. Negli ultimi anni queste due squadre hanno regalato sfide fantastiche e piene di emozioni coinvolgendo tantissimi appassionati provienenti da tutto il mondo. Per il Liverpool è una sfida fondamentale se non vuole abbandonare l’idea di vincere per il secondo anno consecutivo la Premier League, mentre per il City è la partita della conferma di essere i più forti in questo momento. Al 24′ la prima occasione del match è per i padroni di casa che con Manè su cross di Alexander-Arnold vanno molto vicini al gol. I reds, dopo un inizio complicato continuano a spingere e si rendono pericolosi con un tiro da fuori area di Firmino che impensierisce non poco Ederson. Al 37′ il Manchester City si procura un calcio di rigore con Sterling: dagli undici metri va lo specialista Gundogan che incredibilmente calcia alto verso la “Kop” completamente deserta. Che occasione sprecata! Nel secondo tempo i citizens alzano notevolmente i giri del motore e vanno in vantaggio con Gundogan che riscatta l’errore precedente portando avanti i suoi; sulla respinta di Alisson su Foden il centrocampista tedesco arriva prima di tutti e firma il gol del 1 a 0. Il Liverpool reagisce e torna in partita con il rigore procurato e realizzato da momo Salah che si porta a 16 gol in questa Premier League. Al 73′ arriva il blackout che non ti aspetti: su un giro palla dal basso Alisson sbaglia completamente il rilancio regalando la doppietta personale a Gundogan. Qualche minuto più tardi il portiere brasiliano commette un altro errore grave rilanciando questa volta sui piedi di Bernando Silva che di prima intenzione serve Sterling per il gol del 3 a 1. All’83’ il City chiude il match con un’ottima giocata di Foden che rientra sul mancino e trafigge Alisson, anche in questo non esente da colpe. Il Manchester City con questa straordinaria vittoria espugna Anfield e si avvicina sempre di più al titolo anche se mancano ancora tante giornate alla fine.
Il Manchester United ospita l’Everton di Carlo Ancelotti in un classico del calcio inglese. I padroni di casa partono molto meglio e passano in vantaggio con Cavani sul bel cross di Rashford. Al tramonto del primo tempo i red devils raddoppiano con il solito gol di Bruno Fernandes che dal limite dell’area coglie impreparato Olsen. All’inizio del secondo tempo il portiere dell’Everton si riscatta compiendo un bel intervento sulla conclusione di Shaw. Al 49′ gli uomini di Ancelotti ritornano in partita con Doucoure che sfrutta la respinta non impeccabile di De Gea e segna il gol del 2 a 1. Al 52′ i Toffees completano la rimonta con il colombiano James Rodriguez che da posizione centrale buca De Gea sul primo palo. Al 70′ lo United sugli sviluppi di un calcio di punizione realizza il gol del 3 a 2 con il colpo di testa dello scozzese McTominay. Al 95′ a tempo scaduto l’Everton acciuffa il pareggio con Calvert-Lewin che sfrutta un posizionamento errato della difesa del Manchester United. Che partita! Le due compagini guadagnano un punto a testa che di sicuro rende più felice Carlo Ancelotti perchè lo riportano a meno 2 dalla zona Europa League.
RISULTATI:
Aston Villa 1-0 Arsenal 2’Watkins
Burnley 1-1 Brighton 36’Dunk(B), 53’Gudmundsson(Bu)
Newcastle 3-2 Southampton 16’Willock(N), 26′ e 45+4’Almiron(N), 30’Minamino(S), 48’Ward-Prowse(S)
Fulham 0-0 West Ham
Manchester Utd 3-3 Everton 24’Cavani(M), 45’Fernandes(M), 49’Doucoure(E), 52’Rodriguez(E), 70’McTominay(M)
Tottenham 2-0 West Brom 54’Kane, 58’Son
Wolves 0-0 Leicester
Liverpool 1-4 Manchester City 49′ e 73’Gundogan(M), 63’rig.Salah(L), 76’Sterling(M), 83’Foden(M)
Sheffield Utd 1-2 Chelsea 43’Mount(C), 54’aut.Rudiger, 58’rig.Jorginho(C)
Leeds 2-0 Crystal Palace 3’Harrison, 52’Bamford
CLASSIFICA DEI PRIMI 10 DI PREMIER LEAGUE:
1.Manchester City 50
2.Manchester Utd 45
3.Leicester 43
4.Liverpool 40
5.Chelsea 39
6.West Ham 39
7.Everton 37
8.Tottenham 36
9.Aston Villa 35
10.Leeds 32

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23 giornata di Liga: il Barcellona e il Real Madrid non mollano

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L’Atletico Madrid del cholo Simeone dopo il pareggio casalingo contro il Celta Vigo cerca la nona vittoria nelle ultime 10 partite per consolidare il primato in classifica. I rivali di giornata del Granada, all’Estadio Nuevo Los Carmenes, vogliono conquistare i 3 punti che gli mancano da più di un mese. Gli ospiti partono molto meglio e si rendono pericolosi in un paio di occasioni, prima con Correa e poi con Suarez senza trovare però il vantaggio. Al 30′ i colchoneros vanno vicini al gol ancora con il bomber uruguaiano Suarez, che chiama in causa Silva con un ottimo tiro da posizione ravvicinata. Nel secondo tempo il copione del match è sempre lo stesso con i madrileni che comandano il gioco e accelerano quando vogliono. Al 47′ arriva la più grande occasione della partita sempre sui piedi di Suarez che con un tiro al volo schiacciato a terra colpisce in pieno la travsersa. Tiro di pregevole fattura!!! Al 63′ l’Atletico passa meritatamente in vantaggio con un tiro di mancino da fuori area di Marcos Llorente che si va ad insaccare all’angolo sinistro di Silva. Il centrocampista spagnolo ex Real Madrid con questo gol arriva a 7 in campionato conditi anche da altrettanti assist. Stagione spettacolare fin qui per lui!!! Il Granada accusa il colpo, ma reagisce subito tornando in partita con il tiro in scivolata di Herrera deviato dalla difesa dell’Atletico, che rende impossibile la parata a Oblak. Al 74′ i colchoneros passano di nuovo in vantaggio grazie alla deviazione sfortunata del difensore del Granada sul tiro di Correa. L’Atletico Madrid grazie a un gol fortunoso, ma cercato e voluto, si porta a casa 3 punti importantissimi che consentono al cholo Simeone di mantenere una distanza considerevole nei confronti di Real Madrid e Barcellona.
Il Barcellona di Koeman dopo la sconfitta infrasettimanale contro il Siviglia in semifinale di Copa Del Rey, vuole concentrarsi sul campionato per continuare la rincorsa all’Atletico Madrid. Al 27′ il primo tiro in porta è dell’Alaves con Battaglia che da fuori area chiama alla parata Ter Stegen. Al 29′ i catalani passano in vantaggio con il portoghese Trincao che su cross di Mingueza la mette dentro di piatto senza lasciare scampo al portiere. Al tramonto del primo tempo arriva il lampo del campione: Messi dal limite dell’area dribbla un avversario e calcia perfettamente all’angolino destro della porta difesa da Pacheco siglando il gol del 2 a 0. Nel secondo tempo il Barcellona si addormenta e gli ospiti ne approfittano con Rioja che su contropiede buca Ter Stegen e riapre la partita al Camp Nou. Al 74′ i blaugrana rimettono le cose a posto con la doppietta di Trincao che dopo aver recuperato la respinta di Pacheco su Messi conclude in porta firmando il gol del +2. L’Alaves sbanda vistosamente e Messi ne approfitta subito segnando un gol clamoroso: ancora una volta dal limite dell’area il capitano del Barcellona salta un giocatore in scioltezza e lascia partire un tiro a giro sul secondo palo che Pacheco può solo guardare ed ammirare. Gol fantastico e che giocatore!!!!!!!! Nei minuti finali i padroni di casa si divertono e riescono a segnare il gol della “manita” con Firpo su assist di Griezmann. Con questi tre punti Koeman può tirare un sospiro di sollievo e può guardare con più ottimismo il suo fututo.
Il Real Madrid falcidiato dalle assenze vuole dare continuità al suo ottimo periodo di forma contro un Valencia in piena crisi. Al 9′ i blancos si rendono pericolosi con una conclusione di Casemiro che crea più di qualche preoccupazione a Domenech che respinge in calcio d’angolo in maniera goffa. Al 12′ il Madrid passa in vantaggio con il solito Karim Benzema che da fuori area con un tiro a giro chirurgico trova la rete del 1 a 0. Al 42′ le merengues raddoppiano con un’azione fantastica che viene conclusa da Toni Kross con tiro preciso sul primo palo che non lascia scampo a Domenech. Gran gol!!! Nel secondo tempo il Valencia entra in partita con un tiro da lontano di Maxi Gomez che viene respinto perfettamente da Courtois. Al 63′ viene annullato il gol del 3 a 0 a Mendy per fuorigioco di Vincius Jr che è scattato sulla fascia sinistra troppo in anticipo. Nei minuti finali dell’incontro il Real controlla il gioco senza rischiare troppo e si porta a casa 3 punti molto pesanti dopo le vittorie dell’Atletico Madrid e del Barcellona. Nella lotta per la conquista della Liga è evidente che la corsa è tra i tre colossi di Spagna: Real Madrid, Ateltico Madrid e Barcellona.
RISULTATI:
Celta vigo 3-1 Elche 45′ e 68’Mina(C),45+2’Mendez(C),50’Rigoni(E)
Granada 1-2 Atl. Madrid 63’Llorente(A),66’Herrera(G),74’Correa(A)
Siviglia 1-0 Huesca 57’El Haddadi
Eibar 1-1 Valladolid 7’Mesa(V),23’Kike(E)
Barcellona 5-1 Alaves 29’e74’Trincao(B),45+1’e75’Messi(B),57’Rioja(A),80’Firpo(B)
Getafe 0-1 Real Sociedad 30’Isak
Real Madrid 2-0 Valencia 12’Benzema,42’Kroos
Levante 0-1 Osasuna 74’Budimir
Villareal 1-2 Betis 45’Fekir(B);52’Emerson(B),65’rig.Moreno(V)
CLASSIFICA DEI PRIMI 10 DI LIGA:
1.Atletico Madrid 54
2.Real Madrid 49
3.Barcellona 46
4.Siviglia 45
5.Real Sociedad 38
6.Villareal 36
7.Betis 33
8.Granada 30
9.Celta Vigo 29
10.Levante 27

Bi Pier Luigi Di Rauso

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